MILAN NEWS – Sinisa Mihajlovic, conclusa l’esperienza sulla panchina del Milan, ha subito trovato un ingaggio dal Torino. Il serbo, esonerato da Silvio Berlusconi, punta adesso a riportare il più in alto possibile i granata.
Nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport il tecnico ha così parlato della nuova esperienza: «Mi sento a casa. Ho scelto il Torino perché avevo bisogno di tornare a lavorare in un club che mi somigliasse davvero, che avesse i miei valori. Questo è un club epico che ha conosciuto trionfi e tragedie, fatto di anima, cuore, orgoglio, lacrime e sangue. Come piace a me. Anche per questo non vedo l’ora di allenarmi al Filadelfia».
In caso vuole che il Torino esordirà in campionato proprio contro il Milan a San Siro. Mihajlovic spiega: «Motivazione doppia per fare bella figura e andare a prendere i primi punti del nostro campionato».
Il divorzio tra il serbo e il club rossonero non è stato indolore: «Non è mai stata rabbia, semmai delusione ed amarezza. Ma non porto rancore. Ho la coscienza a posto e il tempo è sempre galantuomo. Ho lasciato il Milan in Europa e in finale di coppa Italia. Come è finita la stagione lo sapete… Abbiamo avuto alti e bassi, ma il gruppo era unito e dava il massimo che poteva. Con Galliani avevo un ottimo rapporto. Il mio esonero non l’ha capito nessuno, né i tifosi, né la squadra. Mai ricevute tante telefonate stupite e attestati di solidarietà»
Successivamente di parla di Silvio Berlusconi e della vendita del club ai cinesi: «Immagino quanto gli sia costato. Lui non è stato solo il presidente più vincente al mondo per 30 anni ma anche il primo tifoso del Milan. I problemi nascono quando questi due ruoli non bastano più e si vuole fare anche l’allenatore…».
Mihajlovic sull’ancora attuale patron del Milan aggiunge: «Diciamo che non nascondeva le sue idee… Ma la formazione del Milan l’ho sempre fatta io. Mi è spiaciuto leggere certe sue dichiarazioni negative dopo l’esonero, talmente esagerate da non essere credibili. Ho conosciuto l’ultimo Berlusconi, mi sarebbe piaciuto conoscere il primo. Ma lo ringrazio comunque per l’opportunità che mi ha dato e gli auguro ogni bene per il suo futuro».
Infine Sinisa risponde in merito al fatto incontrare nuovamente i suoi ex giocatori e soprattutto Gianluigi Donnarumma, portiere che proprio lui ha lanciato come titolare quando aveva solo 16 anni: «Li saluterò tutti con affetto. Gigio darà il cambio a Gigi (Buffon, ndr) in Nazionale. Se resta umile i prossimi 20 anni saranno segnati dal suo straordinario talento».
Redazione MilanLive.it