MILAN NEWS – Finita la tournée negli Stati Uniti, è tempo di mini-bilanci in casa Milan sul lavoro che la squadra di Vincenzo Montella sta portando avanti con l’obiettivo di presentarsi al meglio all’esordio ufficiale in campionato contro il Torino. Si sono viste cose buone dal punto di vista soprattutto tattico, la squadra rossonera ha sempre dato l’impressione di seguire un canovaccio ben scritto e di interpretarlo con abnegazione e spirito di sacrificio il più possibile.
La mano di Montella si vede, anche nell’aspetto mentale di un gruppo che rispetto alla scorsa stagione sembra patire meno, anche se sono arrivate due sconfitte quasi inevitabili contro Liverpool e Chelsea. La prima delle due amichevoli con le inglesi è stata la peggiore, con tensione troppo alta, molti errori individuali e incapacità di costruire qualcosa in attacco. Meglio contro il Bayern Monaco, dove si è visto un Milan con l’intenzione di comandare il gioco, di ripartire sempre palla al piede, di tentare gli inserimenti senza palla che diventano fondamentali per dare dinamismo al 4-3-3 di base.
Luci tante e ombre poche, anche se c’è da rivedere l’aspetto difensivo, spesso in crisi anche per la mancanza di un vero leader in retroguardia. Gabriel Paletta ha convinto, meno Alessio Romagnoli a volte in confusione. Male invece il giovane Jherson Vergara, non pronto per giocare a certi livelli. Il migliore in assoluto per la Gazzetta dello Sport è però M’Baye Niang, che tra gol, duttilità e tanto movimento si è espresso in maniera molto positiva.
Redazione MilanLive.it