MILAN NEWS – Un’epopea grandiosa, come poche ce ne sono state nel mondo del calcio, soprattutto in chiave moderna dove business ed esterofilia sembrano farla da padroni. Il Milan passa di mano, da quelle vincente e trionfanti di Silvio Berlusconi a quelle speranzose della cordata cinese che si prefigge di fare almeno la metà di quello che ha costruito in trent’anni l’ormai ex proprietario.
Il Corriere dello Sport di oggi ripercorre rapidamente la storia del Milan targato Berlusconi, capace di tirarlo fuori dalle acque profondissime in cui versava nel 1986 e trascinarlo sul tetto del mondo tra investimenti, intuizioni, idee innovative. Il Cavaliere scese dal cielo per presentarsi a Milanello, con tanto di elicotteri e musica targata Wagner. Un ingresso in pompa magna che non ha deluso le attese, visto che il Milan sotto la sua guida, illuminata ma spesso anche soffocante, ha raggiunto vette impensabili in diversi momenti della sua era. Con Arrigo Sacchi, con Fabio Capello e con Carlo Ancelotti i rossoneri sono saliti sul tetto del mondo.
Berlusconi è stato re lungimirante del mercato con l’aiuto del fido Adriano Galliani: dal colpo Roberto Donadoni, strappato giovane e promettente dall’Atalanta, fino a Gianluca Lapadula, ultimo blitz della sua era rossonera. Tanti soldi spesi, tanti campioni sono transitati per San Siro e tanti trofei sono stati sollevati in questi 30 anni. Il passaggio di consegne ormai è inevitabile, vista la crisi delle ultime stagioni e la mancanza di fondi per risollevare il club. In un calcio ormai votato al dio denaro e non più governato dalle bandiere e dalla passione, anche il regno di Berlusconi deve interrompersi.
Redazione MilanLive.it