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Suso: “Milan, dammi fiducia. Voglio essere importante. Non capivo Mihajlovic”

Jesus Joaquin Fernandez Suso davanti a Simon Mignolet (©Getty Images)

MILAN NEWSSuso è tornato a vestire la maglia rossonera dopo il positivo prestito al Genoa e si sta ritagliando dello spazio con Vincenzo Montella. Ha giocato titolare tutte le prime tre amichevoli estive, andando anche in gol per due volte. La doppietta al Bordeaux lo rende il capocannoniere del Milan in questa estate, finora. Lo spagnolo non aveva mai avuto fiducia dai precedenti allenatori e adesso, invece, può essere protagonista.

La Gazzetta dello Sport è andata a intervistarlo e per prima cosa gli ha chiesto se questo può essere l’anno della svolta. Ha risposto: «Me lo auguro. Sento che quest’anno è diverso perché sono migliorato. Sto lavorando forte, ancora più forte perché capisco che questo può essere il momento decisivo della mia carriera. Anche se siamo all’inizio, mi piace sapere di essere il capocannoniere della squadra, perché mi piace essere importante. E’ qualcosa che può arrivare solo con il lavoro, e io lavoro molto».

Successivamente Suso ha raccontato i suoi trascorsi al Milan da quando è arrivato in poi: «Quando sono arrivato nel 2015 non stavo benissimo fisicamente e dovevo ambientarmi, ci stava che Inzaghi mi tenesse un po’ fuori. Quello che non capisco è come mai è successo anche nei primi sei mesi della scorsa stagione. Ne ho parlato con il club e mi è stato risposto che nei miei confronti non c’erano preclusioni, però ho continuato a far panchina. A Mihajlovic non ho mai chiesto nulla, lui non mi ha mai dato spiegazioni. Mi sono sempre allenato bene, ma non giocavo. Comunque io non sono uno che fa casino se non gioca, sapevo che sarebbe arrivato il mio momento». L’ex Liverpool dunque non se la prende con Filippo Inzaghi, ma ce l’ha invece con Sinisa Mihajlovic. Il serbo, dopo averlo schierato titolare con l’Empoli alla seconda giornata, poi non lo ha praticamente mai impiegato. Per questo a gennaio è arrivata la cessione in prestito al Genoa.

Adesso c’è Montella, che vuole un gioco compatibile con le caratteristiche del ragazzo. Un gioco fatto soprattutto di possesso palla e fraseggio. E il mister nutre fiducia in lui, fattore molto importante: «Una bella sensazione. Io ho solo bisogno di fiducia e continuità. Questa è la chiave. Chiedo soltanto di giocare più minuti possibili e con questo tecnico sento che il mio momento sta arrivando».

Suso poi lancia un messaggio ben preciso al club: «Il Milan può puntare su di me, perché sono maturato a sufficienza per poterlo dire e mi sono sempre preso le mie responsabilità. Ho sempre detto che voglio questo club, il mio desiderio è restare per fare qualcosa di importante. Basta con i prestiti».

Lo spagnolo indica i suoi pregi migliori e i propri difetti da migliorare: «Vedo bene la porta. Magari passo dieci minuti senza toccare palla, ma se mi arriva come e dove dico io, è gol sicuro. Devo migliorare nella continuità nell’arco della stessa partita. Imparare a stare sempre nel vivo del gioco».

Infine Suso ha dichiarato il proprio obiettivo: «Essere un punto fermo del Milan». Vedremo se l’ex Liverpool riuscirà nel proprio intento. Per Montella ora è un titolare e lui dovrà lavorare molto per mantenere questo posto in squadra. Questa può davvero essere la stagione della svolta. Deve cercare di non fallire. E’ una grande opportunità.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.