MILAN NEWS – La partita contro il Bayern Monaco ha mostrato sprazzi di quelli che sono metodo e idea di gioco di Vincenzo Montella. Lo scrive oggi Tuttosport nella propria analisi. Già contro il Bordeaux si erano intravista una manovra fatta di possesso palla, scelte funzionali, conquista della metà campo avversaria in rapidità.
L’allenatore del Milan ha avuto un buon impatto sulla squadra. Sta riuscendo a inculcare ai giocatori il proprio credo calcistico. In campo si vedono impegno, abnegazione e precisione nel mettere in pratica tutto. Ovviamente serve tempo per rendere automatici ed efficaci alcuni movimenti. Però il lavoro che il mister sta svolgendo è buono e fatto su una squadra reduce da un’annata fallimentare. Un gruppo che andrebbe rinforzato sul mercato e che invece rischia di restare quasi invariato fino al 31 agosto.
Il quotidiano Tuttosport scrive che contro un Bayern Monaco comunque rimaneggiato il Milan ha saputo prendere il pallino del gioco in alcuni momenti del match. Non ha avuto timore e i calciatori in campo sapevano sempre cosa fare. Il 4-3-3 di Montella prevede un giro palla continuo che parte dai difensori centrali. Vanno cercati gli spazi e i tempi di gioco più funzionali allo sviluppo della manovra. Il play, in questo caso Riccardo Montolivo, è la prima opzione di passaggio. Egli si aggiunge a uno dei terzini e alle due mezzali. Il difensore deve avere più opzioni. Superata la metà campo bisogna aumentare la velocità e giocare a 2-3 tocchi, considerando anche un possibile ribaltamento di fronte. In questa fase gli esterni offensivi con i loro movimenti diventano fondamentali. Devono tagliare, aggredire lo spazio. Le mezzali devono trovare il giusto tempo di inserimenti in area avversaria invece.
La filosofia di Montella prevede che il pallone vada giocato in avanti. Niente iniziativa lasciata all’avversario, come avveniva con Filippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic. Non ci si chiude a riccio, ma si alza il pressing per rubare palla e ripartire. La squadra deve essere intraprendente e propositiva. I passaggi all’indietro devono risultare funzionali allo sviluppo della manovra offensiva. Servono rapidità e precisione d’esecuzione. Su tutti questi aspetti serve lavorare ancora molto ovviamente. Però i giocatori assimilano e migliorano di volta in volta.
Una delle caratteristiche visibili nelle idee di calcio di Montella è la mancanza di punti di riferimento in attacco. Le ali, come Giacomo Bonaventura e Suso, hanno la libertà di accentrarsi e di venire ad aiutare il centrocampo. M’Baye Niang era il centravanti contro il Bayern Monaco, ma ha svariato molto sul fronte offensivo. Il francese è sembrato a suo agio in questo schema e ha pressato molto. Ha lavorato per la squadra, aiutando i compagni e servendo delle sponde ai centrocampisti.
Tuttosport fa notare che è presto per dire se Montella abbia effettivamente cambiato il Milan. Però in questa situazione di caos generale sembra che l’acquisto migliore sia stato fatto in panchina.
Redazione MilanLive.it