Tassotti: “Milan, volevo allenarti. Maldini? Assurdo non sia in società”

Mauro Tassotti
Mauro Tassotti (©Getty Images)

Com’è ormai noto, Mauro Tassotti ha ufficialmente lasciato il Milan. Pochi giorni fa il club ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto, che scadeva nel giugno 2017. Dopo 36 anni in rossonero, per lui è pronta una nuova avventura in Ucraina. Sarà il vice del commissario tecnico Andriy Shevchenko.

La bandiera milanista al Corriere della Sera ha rilasciato un’intervista. Gli è stato chiesto se prova rammarico per non essere mai stato preso in considerazione per allenare la prima squadra. Risponde: «Qualche rimpianto c’è, perché di occasioni ce ne sono state tante e non mi è mai stata concessa l’opportunità. Evidentemente mi hanno sempre considerato un ottimo secondo».

Quando viene interpellato sulla difficile convivenza con Clarence Seedorf, replica: «Ci sono state incomprensioni. Non sempre mi sono trovato a mio agio».

Dopo l’addio di Tassotti, gli unici grandi ex al Milan sono Franco Baresi e Giovanni Galli. Gli è stato domandato il perché ora siano così pochi: «Tante volte io e i miei ex compagni ce lo siamo chiesti. Non so se è questione di capacità, perché Boban ad esempio ha un ruolo importante alla Fifa… Spesso si dice che non basta essere stati grandi campioni per avere i titoli per ricoprire ruoli da dirigenti. Può essere vero, però se a nessuno viene concessa l’opportunità di lavorare, non si può dimostrare il contrario. Io potrei anche aver voluto allenare il Milan, ma senza chance è dura confermare di avere le qualità per farlo. Comunque non voglio parlare di me: penso sia assurdo che Paolo Maldini, che ha un’immagine splendida in tutto il mondo, non abbia una posizione in società».

Sono in molti a chiedersi perché Maldini non sia al Milan con qualche ruolo. Purtroppo pare che non ci sia spazio per lui con l’attuale dirigenza. Né Silvio Berlusconi e neppure Adriano Galliani sembrano volere una figura così ingombrante nel club.

Per quanto concerne Vincenzo Montella, infine, il Tasso è molto chiaro: «Può essere la scelta ideale ma nessun tecnico può ottenere risultati se in società le cose non funzionano a dovere».

 

Redazione MilanLive.it

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