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Milan-cinesi, firma entro 10 giorni. Galliani-Gancikoff, collaborazione difficile

Adriano Galliani (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il Corriere della Sera oggi prende in esame la situazione in casa Milan. Nello specifico si parte dalla estenuante trattativa per la cessione del club alla cordata cinese.

Non è in discussione l’esito dei negoziati, la vendita ci sarà. Salvo clamorosi colpi di scena. Però ci sono dei dettagli da discutere. Alcuni di questi non sono neppure tanto irrilevanti. Uno, già risolto, riguardava la garanzia richiesta da Fininvest sulla valutazione del 20% delle quote di cui resterà proprietaria per almeno altri due anni.

La gestione del passaggio di consegne sta avvenendo con molta fatica. C’è stato l’ennesimo slittamento della firma del contratto preliminare di vendita. Il Corriere della Sera dice che essa dovrebbe avvenire entro 10 giorni. Per la parte commerciale questa situazione costituisce un problema, perché saltano contratti di sponsorizzazione che ora non possono essere sottoscritti. E in questa fase di stallo anche la parte sportiva fatica molto. Infatti il calciomercato del Milan è praticamente fermo.

Si era parlato di un budget da 100 milioni di euro. Il quotidiano nazionale, però, spiega che tale somma sarà a disposizione solo dopo il closing. Dunque a settembre, quando la sessione di mercato sarà chiusa. Pertanto i botti cinesi si dovrebbero vedere solamente a gennaio, nella finestra invernale. Fininvest non vuole anticipare il denaro per la campagna acquisti. Già un anno fa è stata scottata dalla mancata conclusione dell’affare con Mr Bee Taechaubol. Convinta di chiudere la cessione del 48% delle quote al gruppo rappresentato dal broker thailandese, mise sul piatto circa 80 milioni. Poi la transazione saltò e la holding della famiglia Berlusconi si ritrovò ancora a coprire le perdite. Questa volta va comunque detto che c’è una penale da 100 milioni che i cinesi pagheranno se dovessero far naufragare i negoziati dopo la firma del preliminare. Una somma che fa stare più tranquilla l’azienda di via Paleocapa.

Il Corriere della Sera poi rivela che la collaborazione tra Adriano Galliani e Nicholas Gancikoff si sta rivelando più complicata del previsto. I due hanno alcuni punti di vista differenti e ciò non aiuta a giungere a decisioni condivise. In questa fase serve che entrambe le parti siano d’accordo sulle varie operazioni, altrimenti non se ne fa nulla. Pare che su più di un nome di mercato non ci sia stato accordo e dunque alcuni potenziali affari sono sfumati.

Con la firma del contratto preliminare la situazione può migliorare, anche se rimarrà una co-gestione fino al closing. E il CorSera pone una domanda ormai nota “Chi sono i cinesi?“. Sembra che alla stessa Fininvest siano note solo le tre-quattro società «capofila» che controlleranno più del 50% del Milan.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.