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Benvenuto Montella! Ora dategli una squadra all’altezza

Vincenzo Montella (foto acmilan.com)

Habemus allenatore. Ieri sera il Milan ha annunciato Vincenzo Montella. Dopo settimane di voci su Cristian Brocchi, Marco Giampaolo e altri tecnici, c’è stata la virata sull’ormai ex Sampdoria.

Una scelta inaspettata, dato che le indiscrezioni erano andate in altre direzioni, ma che ci piace e ci convince. Montella tra Catania e Fiorentina ha fatto molto bene, riuscendo a far esprimere buon gioco alle proprie squadre e ottenendo buoni risultati. A Genova non è andata benissimo, però subentrare in corsa alla guida di un gruppo in difficoltà e non costruito da lui non era semplice.

Ufficializzato l’allenatore, adesso va allestita una squadra competitiva. Da tre anni si fissa l’obiettivo terzo posto senza avere una squadra all’altezza. E’ ora di cambiare e di evitare le false promesse, puntualmente disattese. Il cambio di proprietà potrebbe aiutare in questo, sempre che si concretizzi e che i cinesi non permettano ad Adriano Galliani e Silvio Berlusconi di prendersi troppo la scena. Cosa che non dovrebbe accadere, visto che chi acquisisce il 70-80% delle quote non lo fa per far comandare altri e consentire loro di prendersi i meriti.

Tornando a Montella, il calciomercato andrà effettuato seguendo quelle che sono le sue idee di calcio. L’allenatore va assecondato, la rosa va costruita seguendo logiche tecnico-tattiche e non l’improvvisazione o i consigli interessati degli amici agenti. Serve una svolta che solo un cambio di proprietà può dare. Soprattutto a centrocampo bisogna intervenire pesantemente.

Sempre in ambito di campagna acquisti-cessioni diciamo che Mattia De Sciglio va tenuto. Già contro la Juventus in finale di Coppa Italia aveva lanciato segnali positivi e anche contro la Spagna a Euro 2016 ha dimostrato di essere tornato quello delle giornate migliori. Le ultime stagioni in un Milan pessimo hanno influenzato negativamente e adesso va ricreato un ambiente adatto a valorizzare sia lui che gli altri giocatori. Non è un processo facile da realizzare, soprattutto in tempi brevi, però va compiuto necessariamente. De Sciglio è uno di quelli da cui ripartire per ricostruire qualcosa di buono. Venderlo, anzi svenderlo, può risultare un grosso errore. Però va allestita attorno a lui e a quei pochi buoni che abbiamo una squadra competitiva. I tifosi non accetteranno nuovi fallimenti.

Il finale lo dedichiamo a Cristian Brocchi. Che con molta dignità ha deciso di tirarsi indietro appena ha capito qual era la situazione. Ripartirà da Brescia, dove ha l’occasione di fare un po’ di esperienza e di maturare come allenatore. In bocca al lupo a lui e al suo successore Montella!

 

Matteo Bellan (Segui @TeoBellan su Twitter)

Scritto da
Matteo B.