Fininvest-Cina: ecco come funzionerà il calciomercato del Milan

Bandiera Cina
Bandiera cinese (©Getty Images)

Ormai da tempo si parla della trattativa d’esclusiva tra Fininvest e la cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto per la cessione del Milan. Sul piatto il pacchetto di maggioranza del club, ovvero il 70% delle quote. Il restante 30% verrà comunque rilevato entro qualche anno. Restano ancora incertezze in merito, soprattutto per qualche dubbio di Silvio Berlusconi. La sensazione però è quella che possa davvero essere arrivato il momento per un cambio di proprietà dopo il lungo trentennio berlusconiano.

Intanto emergono alcune novità in merito alle contrattazioni tra le parti. Il giornalista del Corriere dello Sport Pasquale Campopiano sul proprio profilo Facebook ribadisce che qualora fosse firmato il contratto preliminare entro il prossimo 30 giugno, serviranno circa due mesi per il closing definitivo. In quest’arco di tempo ogni decisione, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato, dovrà essere condivisa tra Fininvest e gli acquirenti.

Adesso si dovrà discutere quale sarà il cosiddetto “saldo negativo” che le parti fisseranno: ovvero i milioni di euro che saranno messi a disposizione per migliorare la squadra. In caso di mancata chiusura della trattativa, tali soldi andranno a carico di Fininvest. Dunque vedremo quanto la holding di via Paleocapa sarà disposta a rischiare.

Per chiarire ulteriormente, riportiamo un esempio: “Poniamo il caso che il saldo negativo del prossimo mercato dovrà essere 50 milioni di euro – scrive Campopiano -, tutte le operazioni, acquisti, cessioni e rinnovi contrattuali dovranno rientrare in quel saldo. Tradotto, se vendo Bacca a 30 milioni, avrò 80 milioni da spendere sul mercato”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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