Milan-Cina, l’affare prosegue. Ma Berlusconi ha ancora 3 dubbi

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©getty images)

Passi in avanti ne sono stati fatti molti in casa Milan riguardo alla trattativa per il passaggio di proprietà alla cordata cinese. Nell’ultima settimana i negoziati aperti dall’advisor Sal Galatioto e dal collaboratore Phil Landolphi avrebbero portato ad un’accelerazione nelle transazioni, tanto che si parla già di una possibile chiusura positiva, con tanto di firme preliminari, già dal 27 giugno prossimo. Una decina di giorni dunque ed i cinesi potrebbero realmente sbarcare a Milanello come invece hanno già fatto in casa Inter.

Eppure secondo il Corriere della Sera restano intatti i dubbi di Silvio Berlusconi, che pure dal suo letto d’ospedale al San Raffaele per la degenza post-operatoria si continua ad informare sull’esito delle trattative. I figli, in particolare Marina e Pier Silvio, sperano che il rinomato padre decida di lasciare il proprio asset sportivo e concedere ai cinesi le quote di maggioranza al 70%, sia per questioni finanziarie sia per la salute del Cavaliere che negli ultimi tempi pare aver vacillato parecchio proprio per le troppe fatiche.

Ma Berlusconi come già ampiamente detto nutre ancora 2-3 perplessità importanti: in primo luogo chiede investimenti seri e mirati, per non rischiare di cedere il suo Milan a imprenditori poco facoltosi, un po’ come accaduto all’Inter di Massimo Moratti con Erick Thohir. Poi vuole conoscere i piani strategici su territorio asiatico, dove il Milan ha un’immagine molto forte, magari da potenziare con l’ingresso in Borsa. Infine sarà da decidere il suo ruolo: presidente onorario di rappresentanza o socio forte con poteri decisionali?

 

Redazione MilanLive.it

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