La Gazzetta dello Sport spiega qual è la situazione della trattativa che Sal Galatioto, rappresentante della cordata cinese, sta operando con Fininvest per rilevare le quote di maggioranza del Milan.
Ieri c’è stato un nuovo incontro tra le parti, ma senza che venisse compiuto un sostanziale passo avanti. Servirà pazienza per poter arrivare alla conclusione dell’affare e non è ancora detto che la transazione si concretizzi. La cessione del 70% delle azioni rossonere non è complicata solamente per la cifra pattuita (500 milioni di euro), ma anche per alcuni aspetti cari ai soggetti che stanno trattando.
Silvio Berlusconi pretende che i cinesi si impegnino per iscritto a garantire investimenti importanti ogni anno per almeno un quinquennio. Inoltre il presidente vorrebbe per sé un incarico non marginale, ma ancora con un certo spazio di manovra per quanto riguarda il potere decisionale. Però su quest’ultimo punto i cinesi sono stati chiari: vogliono essere loro a prendere le decisioni, anche perché una volta acquistato il 70% del Milan non è credibile che le scelte importanti vengano lasciate a chi ha il 30% delle quote. E’ uno scenario impensabile e il patron rossonero dovrà farsene una ragione.
Ieri i manager di Fininvest (Cannatelli, Pellegrino e Franzosi) hanno incontrato a lungo Sal Galatioto, Nicholas Gancikoff e Phil Landolphi, i rappresentanti della cordata cinese. E le riunioni riprenderanno oggi, prima che Galatioto e Landolphi prendano un aereo per volare a Londra, dove incontreranno gli istituti di credito che devono fornire le garanzie bancarie necessare per proseguire nella trattativa. Galatioto da Londra poi rientrerà a Milano e nella prossima settimana potrebbero esserci sviluppi interessanti.
Redazione MilanLive.it