Arrivato l’estate scorsa dal Parma a parametro zero, José Mauri si aspettava di giocare con maggior continuità. E, invece, Sinisa Mihajlovic non gli ha dato molto spazio, se non in alcune partite di Coppa Italia. Con l’arrivo di Cristian Brocchi in panchina le cose sono un po’ migliorate e l’italo-argentino ha messo un bel po’ di minuti nelle gambe. Proprio in merito all’annata da poco conclusa, il centrocampista del Milan, nell’intervista rilasciata al mensile Forza Milan! si è così espresso: “Nella prossima stagione spero di giocare di più rispetto a quest’anno. Penso che quest’anno l’ambiente interno fosse molto preoccupato, proprio per come sono andati gli ultimi campionati”.
Mauri è uno dei tanti giovani presenti nella rosa rossonera. Secondo lui, non è vero che in Italia non si dà spazio ai ragazzi: “Sono piuttosto i giovani che hanno bisogno di trovare fiducia in loro stessi. Ho sempre visto, in tutte le categorie, allenatori che davano spazio a ragazzi giovani”. L’ex Parma ha tanti idoli. E fra questi si sono anche due ex calciatori del Milan: “Vedere in azione un giocatore come Gattuso ti esalta subito, anche se non sei tifoso del Milan. Da bambino avevo Mascherano, anche se io tifo per il Boca e lui era del River…Però il mio idolo indiscusso, oltre a mio fratello, da tifoso del Boca è stato Riquelme. Nel Milan, Van Basten”.
Dopo aver giocato con l’under-17 italiana, Mauri ha decise poi di rifiutare la convocazione in under-20 perché intenzionato a rappresentare la Nazionale argentina. Il classe 1996 spiega: “Io mi sento più argentino che italiano. Ti puoi trovare a tuo agio in un posto. Come mi sono trovato bene a Parma e continuo a star bene a Milano, facendo il calciatore. Non credo però che qualcuno possa sentirsi di appartenere a un posto diverso da quello di origine. Ho il tatuaggio della strada di casa mia…”.
Redazione MilanLive.it