C’è chi sostiene che il ruolo di Silvio Berlusconi non sia fondamentale nella trattativa tra la cordata cinese e la sua holding familiare Fininvest per la cessione della maggioranza del Milan. In effetti le transazioni andranno avanti tra advisor e studi legali impegnati da settimane a venirsi incontro e risolvere le faccende burocratiche e finanziarie. Ma è evidente come lo stato di salute del presidente rossonero frenerà in maniera decisa la chiusura della trattativa.
Berlusconi, come ricorda anche Tuttosport, ne avrà per almeno un mese, visto che dopo la necessaria operazione chirurgica dovrà restare in degenza per una trentina di giorni, riposo assoluto che coinciderà dunque con una frenata nei colloqui con i cinesi. Difficile che Berlusconi possa dare la delega all’ad Fininvest Pasquale Cannatelli di firmare il contratto preliminare con la suddetta cordata; il Cavaliere sarà colui che avrà l’ultimo e decisivo parere su questa vicenda che gli sta molto a cuore, come fatto sapere nelle recenti dichiarazioni pubbliche.
La scadenza del contratto d’esclusiva era già stata prorogata al 20 giugno, ma ora per le recenti vicende personali di Berlusconi sembra che Fininvest possa chiedere al suo interlocutore Sal Galatioto un ulteriore spostamento nelle tempistiche conclusive. Tra un paio di settimane si comincerà a ragionare sull’eventuale ‘closing’, ma al momento appare tutto piuttosto congelato. Con buona pace dei tifosi rossoneri che speravano di iniziare a vedere il nuovo Milan edificarsi a breve giro di posta.
Redazione MilanLive.it