Cristian Brocchi è tuttora l’allenatore del Milan e lo sarà fino a quando Silvio Berlusconi non gli comunicherà qualcosa di diverso. Il contratto scade a fine giugno, però la sua permanenza sarebbe praticamente certa nel caso in cui l’attuale presidente non vendesse il club ai cinesi. Se invece la cessione del 70% delle quote azionarie andasse in porto, verrebbe ingaggiato un nuovo rossonero.
L’ex condottiero della Primavera milanista è stato interpellato da Sky Sport per parlare della trattativa riguardante la società e del futuro: “Non sono sufficienti le parole, non basta dire che bisogna ricostruire. Il DNA Milan va spiegato dalle piccole cose, dalle regole che sono necessarie nello spogliatoio, dalla professionalità che mostri durante la settimana di lavoro. Stiamo già programmando quella che potrebbe essere prima parte di stagione. Quando avremo l’ufficialità della cosa, almeno saremo pronti e preparati. Comunque vorrei che il presidente non vendesse e si facesse una programmazione giusta che possa riportare entusiasmo nei tifosi“.
Brocchi successivamente ha risposto in merito a quello che è il suo rapporto con Silvio Berlusconi, smentendo alcune maldicenze: “Si è letto di tutto, persino che lui mi passa le formazioni e che sono il suo uomo perché faccio quello che dice lui. Ma sono cose false, noi abbiamo un rapporto sincero e onesto, parliamo molto di calcio“.
In caso di mancato cambio di proprietà, il patron rossonero vorrebbe costruire una squadra composta principalmente da giovani e italiani: “Il Milan ha costruito i suoi successi su giovani italiani che hanno portato poi in alto la squadra – spiega il tecnico -. Si possono menzionare i vari Tassotti, Costacurta, Galli, Baresi, ma ce ne sono tanti altri“.
Poi a Brocchi viene chiesto di Carlos Bacca e del futuro del colombiano, considerato in bilico visto che anche quello del club è incerto: “E’ un bomber di razza, è normale che conteranno molto le sue volontà e i suoi pensieri, così come quelli della società“.
Infine l’attuale allenatore del Milan ha commentato quanto avvenuto nella finale di Coppa Italia contro la Juventus allo stadio Olimpico di Roma: “Li abbiamo messi sotto e difficilmente lo erano stati durante la stagione. Quella partita potrebbe essere quindi un inizio“.
Redazione MilanLive.it