Gelo tra Milano e Pechino. Una fase di stallo prolungata che non fa piacere alla cordata cinese che sta lavorando alacremente da settimane per arrivare alle quote di maggioranza del club rossonero. Secondo il Corriere dello Sport troppe componenti negli ultimi giorni starebbero portando ad una frenata importante che non blocca definitivamente l’affare ma lo rallenta a tal punto da mettere in discussione le reali intenzioni di vendita da parte di Silvio Berlusconi.
La conferma è arrivata dalla battuta rilasciata dall’advisor Sal Galatioto e dal collaboratore Nicholas Gancikoff, uomini decisivi per la cordata cinese: “L’affare più difficile della nostra vita” avrebbero ammesso i due uomini d’affari come a far intuire che la questione Milan si risolverà solo dopo tanto lavoro e fatica eccessiva, rispetto ad esempio alle quote dell’Inter passate in brevissimo tempo dalle mani di Erick Thohir e Massimo Moratti a quelle dei cinesi di Suning. I tempi per la costruzione della squadra per la nuova stagione stringono, ma ciò non sembra preoccupare i veri ‘registi’ della trattativa. La stesura del contratto di vendita prosegue, ma ancora non è chiaro se l’ex premier alla fine vi apporrà la propria firma.
Inoltre pare che Berlusconi, frenato anche dal problema fisico che lo ha colpito nelle ultime ore, abbia in serbo una mossa a sorpresa che potrebbe allontanare anche definitivamente i cinesi: un socio di minoranza, pronto soltanto ad acquisire quote inferiori al 50% ed aiutare con investimento di capitali la crescita del Milan. Insomma un nuovo Mr. Bee Taechaubol, o chissà magari lo stesso broker thailandese ritornato alla carica. Un’ipotesi comunque difficile da realizzare.
Redazione MilanLive.it