Davide Calabria è stato il protagonista di una delle puntate di Levissima: storie di Everyday Climbers. Il terzino del Milan, entrato in prima squadra quest’anno grazie al volere di Sinisa Mihajlovic, ha parlato delle emozioni provate al suo debutto con la maglia rossonera, in particolare al Giuseppe Meazza: “Entrare a San Siro è stata l’emozione più bella che abbia mai provato. Da tifoso, quale sono, è stato veramente incredibile e non ci sono parole per descrivere quello che ho provato“.
Il suo percorso è stato paragonato alla scalata di una montagna. Ma con una sostanziale differenza: lui ha avuto la possibilità di cominciare subito dall’alto. Calabria spiega: “Nel mio caso sono partito dalla vetta. Approdare al Milan, nel settore giovanile, era il mio sogno, perché è la squadra che ho sempre tifato. Passare dal vivaio alla prima squadra è stata la seconda vetta che sono riuscito a raggiungere negli anni“.
Dopo un exploit iniziale, Calabria ha visto davvero tanta panchina, fino all’ultima parte di stagione a causa degli infortuni di Ignazio Abate e Luca Antonelli. Il classe ’96, infatti, ha giocato da titolare anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus, risultando fra i migliori in campo: “Devi gestirti bene e rimanere concentrato. Se ti capita che si infortuni uno e il mister ti chiama, devi essere pronto mentalmente a dimostrare sul campo“.
Recentemente, sulla sua pagina Facebook, il terzino rossonero aveva pubblicato una frase di Micheal Jordan in merito agli errori da commettere per crescere: “E’ meglio non avere rapporti con l’errore, ma è un fattore che ti fa crescere, soprattutto da ragazzo. Puoi solo imparare per un futuro migliore, per affrontare la stessa cosa nel modo diverso e superare i propri limiti. La prossima vetta? Giocare il più possibile in Serie A e, soprattutto, nel Milan. Cresta? Per il momento no (ride, ndr)“.
Redazione MilanLive.it
