Milan tra conferme e frenate: Berlusconi indeciso sui cinesi

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Sembrava si fosse delineata una strada positiva, una linea ottimistica. Sembrava che Silvio Berlusconi avesse aperto totalmente le porte ai cinesi, gente affidabile, dalle proprietà finanziarie enormi. Invece come spesso accaduto nella sua gestione Milan, il presidente sembra ripensarci, tornando sui propri passi e mostrando, nel giro di poche ore, molta indecisione e nuovo scetticismo sulla cessione del suo club.

Soggetti seri sicuramente, investitori forse addirittura a cinque stelle. Ma la cordata cinese non convince ancora Berlusconi come scrive oggi la Gazzetta dello Sport; la battuta fatta ieri sera non ha sicuramente agevolato il buon esito dell’affare: Milan ai cinesi? Un tempo mangiavano i bambini, li bollivano per sfamare altre famiglie. E io dovrei dargli il mio Milan?“. Una boutade tipica del sense of humor di Berlusconi, ma uscite pubbliche così azzardate in un periodo di trattative così serrate non rappresentano proprio il top.

Pare che il Cavaliere non abbia problemi ne’ con l’offerta economica presentatagli dall’advisor Sal Galatioto, ne’ con il piano di sviluppo del Milan proposto. Vorrebbe avere maggiori certezze, investimenti sicuri ogni anno e un patto firmato per quest’ultimo impegno. La cordata sembra continuare a lavorare senza freni, lasciando da parte le sparate ed i cambi di umore di Berlusconi. Si delinea intanto la nuova governance rossonera: Nicholas Gancikoff amministratore delegato, Adriano Galliani uomo del mercato e Berlusconi ovviamente presidente onorario.

 

Redazione MilanLive.it

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