Silvio Berlusconi si è lasciato andare a nuove dichiarazioni, stamattina, in merito alla cessione del Milan. Il presidente rossonero, ancora incerto sulla riuscita o meno della trattativa, ha ribadito il solito concetto: è disposto a passare la mano solo nel caso in cui i compratori garantiranno investimenti concreti per riportare la squadra sul tetto d’Italia e d’Europa; su questo aspetto si sta lavorando sull’asse Milano-New York-Pechino. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il fatto che sia passato il 2 giugno è un ottimo segnale: ieri, infatti, la Fininvest (e quindi Berlusconi) avrebbe potuto ritirarsi dall’affare se l’offerta cinese non li avesse convinti fino in fondo.
E, invece, appurata la forza economica del consorzio e soprattutto i nomi degli investitori, il patron del Milan ha deciso di andare fino in fondo e quindi arrivare al 15 giugno, quando la cessione del 70% della società potrebbe passare definitivamente in mani orientali. Il restante 30% verrà acquistato nei prossimi due anni; durante questo periodo, Berlusconi resterà presidente onorario.
Intanto Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff stanno lavorando per garantire all’ex Premier che la cordata è interessata a far tornare il Milan al vertice del calcio europeo. Nelle prossime settimane, la trattativa andrà avanti su due strade: i legali di entrambe le parti lavorano sui contratti, mentre Gancikoff e Galatioto trattano con Fininvest la parte commerciale e la governance della futura società. Secondo le ultime indiscrezioni, il primo potrebbe prendere la carica di amministratore delegato, mentre il secondo dovrebbe entrare nel cda.
I cinesi, a quanto pare, hanno stanziato già 300 milioni di euro (e 400 per lo stadio): con questi soldi, la cordata non solo vuole rinforzare la squadra, ma anche allargare il merchandising e il marchio rossonero, ovviamente partendo proprio dalla Cina. Per quanto riguarda questioni di campo, è ormai noto che il nome dell’allenatore su cui puntano i nuovi compratori è Unai Emery del Siviglia, magari insieme a Monchi, il direttore sportivo degli andalusi. Non sono da escludere anche le candidature di Diego Simeone (che ha messo in dubbio il suo futuro all’Atletico Madrid) e l’ex Roma Rudi Garcia.
Redazione MilanLive.it