Da Emery a Ibrahimovic: il nuovo Milan si fa in 15 giorni

Unai Emery
Unai Emery (©Getty Images)

Circa quindici giorni. Tanto manca alla data in cui si chiuderà il periodo di trattativa esclusiva per la cordata cinese concesso da Fininvest. Dopo di che le carte verranno scoperte, i progetti messi sul piatto e Silvio Berlusconi sarà chiamato in causa a decidere se cedere o meno le quote di maggioranza a questi importanti investitori. La Gazzetta dello Sport è sicura che il nuovo Milan si farà in queste due settimane abbondanti, visto che i cinesi dovranno presentarsi con scelte concrete e progetti importanti.

Molti i crucci da sciogliere, a cominciare dall’allenatore; gli asiatici vogliono un profilo internazionale e vincente, il nome del basco Unai Emery resta in pole come scelta primaria anche se dall’Inghilterra spunta la candidatura dell’Everton. Berlusconi invece ha fatto sapere di voler puntare ancora su Cristian Brocchi se dovesse restare in carica con il massimo dei poteri. Poi c’è l’ipotesi Zlatan Ibrahimovic, che ancora fa sognare i tifosi rossoneri: quasi impossibile avvicinarlo, ma con i soldi freschi dall’Oriente anche le ultime rimostranze sul ritorno dello svedese potrebbero essere sconfitte.

Carlos Bacca è un altro calciatore in bilico, visto che ieri l’agente ha rivelato di un piccolo malcontento in vista della prossima stagione al Milan senza coppe; il colombiano può essere il sacrificato di lusso in uscita, ma i cinesi potrebbero blindarlo respingendo le offerte al mittente. Infine il progetto giovani, l’unica strategia comune tra Berlusconi ed i nuovi proprietari: il club rossonero vuole puntare sul vivaio e sui talenti Under 23 italiani ed esteri. Con la differenza che i cinesi possono integrarli con almeno 2-3 colpi super nel mercato estivo.

 

Redazione MilanLive.it

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