Maldini smaschera Berlusconi: “Nessun ruolo a Miami. Milan in confusione”

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©Getty Images)

Paolo Maldini ieri sera è intervenuto a Telelombardia per parlare nello specifico della situazione del Milan e dell’eventualità di un suo ingresso nell’organigramma dirigenziale, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Il presidente, infatti, aveva detto che la storica bandiera rossonera non era disponibile a tornare perché impegnato già negli Stati Uniti come socio del Miami FC, franchigia del campionato NASL allenata da Alessandro Nesta.

La leggenda milanista ha voluto subito smentire il patron spiegando la situazione: «E’ vero che sono co-proprietario del Miami – riporta La Gazzetta dello Sport -, ma non ho nessun ruolo. Vivo a Milano, non negli Stati Uniti». Dunque non c’è alcuna incompatibilità tra l’essere socio di un club americano e l’eventuale carica dirigenziale al Milan.

Semmai la verità è un’altra. Gli attuali vertici non vogliono Maldini e lui stesso oggi non tornerebbe, ma per altri motivi che ha spiegato: «A Berlusconi voglio un mondo di bene, ma all’interno della società attuale assolutamente no, abbiamo visioni completamente opposte. Leonardo, Allegri, Seedorf e dopo Barbara Berlusconi mi hanno chiamato in questi anni e sono sempre andato ad ascoltarli, cercavano un aiuto tecnico-tattico. Dicevano: “Ma se io voglio parlare di calcio, con chi parlo? Chi mi controlla?”. Tanti grandi ex vorrebbero ridare qualcosa al club e non sono stati presi in considerazione, non ci sono solo io: al Bayern o al Barcellona non succede. Lì la tradizione conta, questo al Milan si è perso».

Infine Paolo ha raccontato perché quando è stato chiamato non se ne è fatto niente del suo ritorno e ha anche esposto alcune critiche sulla gestione societaria degli ultimi anni fallimentari: «Se dovessi un giorno prendere un ruolo in una società vorrei avere il mio diritto di scelta. Rispetto il fatto che la società attuale non abbia visto in me una persona idonea a qualche ruolo all’interno del club. A livello di competenze il Milan manca, è sotto-strutturata nell’area tecnica, che è lacunosa. Oggi c’è un po’ di confusione, il doppio a.d. non funziona e c’è mancanza di unità d’intenti tra il signor Galliani e Barbara Berlusconi. Manca un progetto e ci sono meno investimenti» .

Non possiamo che dare ragione a Maldini e le recenti stagioni negative parlano chiaro in merito a quella che è la situazione attuale del club. La speranza è che si possa davvero arrivare a un cambio di proprietà, che possa ridare ai colori rossoneri i palcoscenici che meritano e mettersi alle spalle i teatrini degli ultimi anni.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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