Il Milan sarà nuovo e rinnovato a tutti gli effetti, anche nella questione gestionale riguardante la ‘governance’. Il Corriere della Sera di oggi svela altri dettagli sull’idea della cordata cinese di insediarsi a Milanello con un piano piuttosto differente da quello attuale, e non solo per le strategie economiche e commerciali.
Scordatevi l’era del presidente-proprietario come Silvio Berlusconi, ovvero il patron capace sia di investire denaro in prima persona sia di avere un ruolo operativo e decisionale all’interno delle politiche del Milan. Il progetto cinese riguarderà un fondo di investimento all’interno del quale si concentreranno gli esborsi di 7-8 società asiatiche guidate a loro volta da ricchi uomini di affari. Berlusconi conosce già i nomi di tali aziende interessate ad entrare nel fondo Milan, anche se c’è da capire quanto denaro vorranno investire complessivamente.
Ed invece di un presidente si insidierà una sorta di manager, con competenze sportive e finanziarie, a capo del suddetto fondo, una sorta di tuttofare che sappia gestire i soldi della cordata cinese e indirizzarli nei vari ambiti societari. In pratica un produttore esecutivo, figura ben nota nel mondo del cinema e della televisione. La candidatura maggiore a questo ruolo è quella di Nicholas Gancikoff, manager italo-inglese che sta collaborando con Sal Galatioto per la buona riuscita dell’affare e che avrà un ruolo chiave nel futuro progetto stadio.
Redazione MilanLive.it