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Cessione Milan, Gancikoff presenta cordata e offerta: giorni decisivi

Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Siamo in una fase molto delicata per quanto riguarda la cessione del Milan al consorzio cinese. Come scrive il Corriere dello Sport, entro il 28 maggio Fininvest avrebbe dovuto conoscere i nomi di tutti gli investitori che compongono la cordata. C’è stato un piccolo rinvio, ma ora Nicholas Gancikoff, uomo di fiducia in questa trattativa dell’advisor Sal Galatioto, fra oggi e domani sarà a Milano per presentare l’offerta finale con tutti i dettagli necessari. E, soprattutto, con le garanzie chieste da Silvio Berlusconi: in primo luogo, la promessa che i nuovi proprietari dovranno investire grosse quantità di danaro all’anno per rinforzare la squadra.

Si parla di un’operazione totale di circa 740 milioni di euro che, tolti i debiti, porterà a Fininvest 500 milioni nelle casse. Il 70% passera subito agli investitori asiatici, mentre il restante 30% solo nel giro di due o tre anni. Dopo che la holding di via Paleocapa riceverà in mano l’offerta dettagliata, avrà un tempo tecnico a disposizione (qualche giorno) per chiamarsi fuori dalla trattativa o per continuare e andare avanti fino in fondo (le firme definitive dovrebbero arrivare intorno al 15 giugno). A decidere, ovviamente, è Berlusconi, che nelle ultime interviste rilasciate è apparso convinto di questo passaggio di consegne.

Intanto, il patron rossonero ha già ricevuto alcune assicurazioni: Adriano Galliani gestirà la prossima campagna acquisti su mandato dei cinesi, Barbara Berlusconi resterà in società come dirigente e lui come presidente onorario (ma con un raggio d’azione per quanto riguarda le decisioni). I nomi cinesi in ballo, stando alle indiscrezioni, dovrebbero essere quelli dell’Evergrande Real Estate Group e del tycoon Robin Li (fondatore del motore di ricerca Baidu). La CCTV, tv di stato cinese, ha confermato e ha aggiunto anche i nomi di altre aziende importanti. Si tratta di Midea, leader negli elettrodomestici, e della Huawei, noto brand delle telecomunicazioni. Ma quest’ultima potrebbe partecipare solo come grosso partner commerciale.

Se tutto andrà bene, i gruppi cinesi si riuniranno poi in un’unica società veicolo costituita ex novo che acquisterà il Milan e provvederà alla definizione e alla spartizione delle percentuali dei diversi soggetti investitori.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Pasquale La Ragione