Quasi due anni fa, precisamente a fine agosto del 2014, Fernando Torres sbarcò a Milano, sponda rossonera, dopo una parentesi da dimenticare con il Chelsea. L’ambizione di rilanciarsi, di tornare titolare e vincente, segnare con continuità e guadagnarsi un posto in pianta stabile nella Nazionale spagnola. Non andò bene per El Niño, autore di un solo gol con il Milan, a secco tra l’altro nel tempio di San Siro.
Il suo unico centro in carriera alla Scala del Calcio risale al 2008, con la maglia del Liverpool contro l’Inter di Roberto Mancini; per il resto le apparizioni nella stagione 2014-2015 con i rossoneri in questo stadio sono tutte da dimenticare, tra prestazioni impalpabili e poca fiducia dell’ambiente, che non ha mai apprezzato l’arrivo di Torres come centravanti titolare, tanto da caldeggiarne la cessione all’Atletico Madrid dopo soli sei mesi.
L’attaccante iberico oggi torna a San Siro per prendersi una rivincita personale, non solo contro chi lo aveva definito ormai sul viale del tramonto, ma anche contro quella piazza milanista che lo ha bocciato troppo presto. La finale di Champions League la vivrà da titolare in uno stadio per lui poco fortunato, ma i fasti negativi con la maglia del Milan saranno solo un brutto e lontano ricordo.
Redazione MilanLive.it