Buona e senza troppe sbavature la prestazione dell’arbitro Gianluca Rocchi a cui era stata affidata la direzione della finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus sabato sera allo stadio Olimpico. Il fischietto toscano, che non veniva da una stagione troppo esaltante, se l’è cavata secondo la maggior parte dei quotidiani che lo hanno valutato più che sufficiente nella gestione di uno scontro diretto molto teso e particolare.
Interpellato da Radio Rai stamattina, Rocchi non ha nascosto l’emozione di dirigere una finale tra due squadre così importanti e piene di rivalità storiche: “Difficoltà sabato sera? non ne ho avute molte, è stato un piacere arbitrare Milan-Juventus. I calciatori hanno pensato soltanto a vincere e portare a casa il trofeo. Per un arbitro questo è il massimo, perché mi è bastato seguire il flusso della gara intervenendo poche volte. Il mio obiettivo era quello di restare invisibile e credo di esserci riuscito“.
Nei supplementari è aumentata la tensione, soprattutto dopo la rete vittoria di Alvaro Morata: “I calciatori del Milan sono diventati nervosi nei supplementari, ma credo sia normale visto che stava sfumando il loro obiettivo, qualcuno mi ha sorpreso per l’atteggiamento ma è tutto nella norma. Il contatto Calabria-Pogba in area rossonera mi lascia qualche dubbio rivedendolo in televisione, a velocità regolare mi sembrava un normale intervento sul pallone“.
Redazione MilanLive.it