Basteranno certi complimenti arrivati dalla bocca del presidente Silvio Berlusconi a confermare il volenteroso Cristian Brocchi? Domanda difficile, soprattutto perché i destini del Milan non dipendono soltanto dalla volontà dello storico presidente, bensì da una intricata e misteriosa situazione societaria che parte da Milano e raggiunge latitudini ben più orientali ed esotiche.
Si può permettere di sperare ancora il buon Brocchi, come scrive la Gazzetta dello Sport. Il giovane allenatore, dopo l’ottima prestazione del suo Milan in finale di Coppa Italia, potrebbe aver convinto la dirigenza attuale ad avere una nuova chance in vista della nuova stagione. Lavorando con calma, con una squadra un po’ più competitiva, con un nugolo di giovani che conosce bene, Brocchi potrebbe davvero costruire qualcosa di buono. L’ex mediano è fiducioso, come ammesso ieri: “Penso di avere qualche chance in più dopo la partita di sabato. Spero si sia visto qualcosa del mio atteggiamento”.
A mettere i bastoni fra le ruote a Brocchi però potrebbero pensarci i futuri proprietari cinesi, la cordata ancora piuttosto ignota che è pronta ad acquisire il 70% delle quote Milan. Con loro a capo del club sarà rivoluzione tecnica, a partire proprio dall’allenatore. Il nome più gettonato resta quello di Unai Emery, mago dell’Europa League, magari seguendo anche un modello spagnolo per mentalità, gioco e nomi da acquisire sul mercato.
Redazione MilanLive.it