La settimana scorsa si è fatto un grosso passo avanti nella trattativa per la cessione del Milan. La Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, ha firmato un patto d’esclusiva con la cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto che durerà fino a metà giugno. Il club di via Aldo Rossi, per bocca stessa di Silvio Berlusconi, è in vendita.
Il presidente però non ha nascosto i suoi dubbi e timori relativi ai nuovi acquirenti. Più volte ha ribadito il concetto di voler cedere solo a chi tiene davvero alla squadra. Addirittura sperava che qualche investitore italiano potesse farsi avanti. Così, almeno per il momento non è stato, e solo i cinesi si sono concretamente fatti avanti. L’idea sarebbe quella di acquisire la maggioranza, il 70%, quanto prima e poi rilevare anche il 30% entro un anno.
Cesare Romiti, ex direttore generale della Fiat, nonché attuale presidente della fondazione Italia-Cina, è stato intercettato dai microfoni di Premium Sport, ai quali ha riferito alcune voci anzitutto in merito al forte interesse dei cinesi nei confronti del calcio, soprattutto italiano: “Mi aspettavo l’interesse dei cinesi per il calcio italiano, inoltre il presidente della Cina è un grande appassionato di calcio. Il paese sta attraversando un boom economico simile a quello europeo avvenuto nel dopo-guerra fino agli anni ’80. Per diventare la prima potenza mondiale, la Cina ha capito che deve avere il supporto del calcio. Le ambizioni ci sono. Sono convinti che il calcio sia fondamentale per la loro economia e come strumento propagandistico per l’opinione pubblica”.
Sull’interesse nei confronti del Milan: “Credo che acquisiranno il club, anche se non so in che percentuale. Il controllo del Milan però passera in mano ai cinesi e successivamente si interesseranno anche ad altri club italiani. Juve al momento sembra l’unica invendibile”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it