Due partite, ovvero poco più di tre ore effettive di gioco, esclusi tempi di recupero e ipotetici supplementari. In questo arco di tempo si decide passato, presente e futuro del Milan, almeno dal punto di vista tecnico. I rossoneri oggi iniziano una sorta di settimana ‘sacra’, prima sfidando la Roma e sperando di ottenere buone notizie da Reggio Emilia in Sassuolo-Inter per le ambizioni da sesto posto. Poi sabato prossimo all’Olimpico sarà scontro diretto con la Juventus. In ballo c’è la Coppa Italia ed un accesso in extremis in Europa League.
Due appuntamenti che per Cristian Brocchi rappresentano tutto, come ha ammesso il giovane allenatore rossonero ieri in conferenza stampa: “Due gare che possono cambiare la mia storia e quella della squadra“. Contro la Roma sarà una sorta di preparazione, di visione generale per quello che sarà il Milan anti-Juve di sabato prossimo: “Devo valutare ogni decisione fino in fondo, voglio capire se quei 4-5 elementi che per ora hanno deluso mi possano trasmettere qualcosa in più. Balotelli? Ha un atteggiamento giusto, gli manca solo il gol“.
La Gazzetta dello Sport, nel riportare le dichiarazioni di Brocchi, ricorda come il giovane allenatore sia comunque in bilico, visti i risultati non eccellenti della sua gestione, nonostante si giustifichi così: “Berlusconi non mi ha scelto perché sono simpatico, ma perché lavoro bene. Non sono qui per essere pratico, ma per infondere alcune idee di calcio che al Milan non si vedevano da tempo. Se avrò la fortuna di iniziare la prossima stagione, so di poter dare qualcosa di buono“. La fiducia di Brocchi basterà per spronare l’ambiente?
Redazione MilanLive.it