Finalmente Silvio Berlusconi ha sciolto le riserve: il suo Milan può seriamente passare in mani orientali. Ieri giornata decisiva come ricorda la Gazzetta dello Sport, con il Cavaliere che ha dato l’ok affinché si riunisse il CdA straordinario di Fininvest per approvare all’unisono il contratto relativo alla trattativa esclusiva con la cordata cinese. Grande svolta nelle trattative, anche grazie al lavoro certosino dei due advisor, Lazard per la holding di via Paleocapa e Sal Galatioto per gli asiatici.
Intorno alle ore 14 l’amministratore delegato Pasquale Cannatelli ha sciolto il consiglio annunciando la delibera nella concessione dell’esclusiva al gruppo cinese, con tanto di comunicato che confermava per l’appunto il tutto. Ora in casa Milan dovranno tenere il fiato sospeso per 35 giorni ancora, esattamente fino al 15 giugno, termine scelto per chiudere l’affare. Tutto in mano ai cinesi? Neanche per sogno, visto che Berlusconi, forse ancora poco convinto delle ultime mosse, è riuscito a farsi concedere una sorta di diritto di recessione dagli accordi preliminari, anche se ormai attorno a lui si spinge verso un sì definitivo ed incondizionato.
Rispetto ad un anno fa, quando con Mr Bee Taechaubol fu il presidente stesso a stabilire cifre e quote da immettere nell’eventuale acquisizione di una parte del Milan, stavolta la cordata cinese ha imposto le proprie condizioni: acquisto del 70% immediato per 500 milioni di euro, così come è ferrea la decisione di tenere in serbo l’identità dei compratori e dei singoli investitori. Ci sarà da capire anche Berlusconi che ruolo avrà durante il periodo di interregno, ma intanto il primo passo fondamentale è fatto.
Redazione MilanLive.it