Silvio Berlusconi vende il Milan, si è convinto. O meglio è stato costretto a dire sì al contratto d’esclusiva con i cinesi, e non è ancora detto che la cessione si concretizzerà vista la clausola di recessione che può far saltare tutto. In casa rossonera non si può ancora cantare vittoria da questo punto di vista, proprio per via della ‘sofferenza interiore’ di Berlusconi. Il presidente è stato spinto dagli uomini Fininvest e dai suoi figli ad effettuare questo primo passo verso l’addio al club, ma dentro di se’ sogna qualcos’altro.
Secondo La Gazzetta dello Sport, l’ex premier è il meno convinto della cessione, vorrebbe tenersi stretto ancora il Milan, sapendo di possedere uno strumento che può farlo avvicinare alla gente, quasi un aiuto ‘politico’ già utilizzato come un jolly in passato, nonostante le reazioni dei tifosi recenti non sembrano far pensare in maniera ottimistica. In realtà il Cavaliere non vuole lasciare da perdente, come fatto intendere nel suo video-messaggio su Facebook, nel quale ricordava con nostalgia i trionfi del passato guardando anche ad un revival futuro.
L’impressione spiegata da La Gazzetta dello Sport è che Berlusconi abbia in mente un colpo di coda, un breve progetto per provare a riportare il Milan a grandi livelli nel prossimo futuro, ma a questo punto appare tutto molto impegnativo e proibitivo. Non si fida ancora della cordata cinese, preferirebbe cedere ad italiani. Ma il calcio è cambiato, è diventato strumento di globalizzazione e soprattutto schiavo degli investimenti a sei zeri. In Italia non c’è nessuno interessato a fare ciò e dunque, se non vende agli stranieri, deve pensare lui stesso a rilanciare il club. Vorrà farlo?
Redazione MilanLive.it