Milan, Berlusconi ha detto sì: l’accordo con i cinesi ai dettagli

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Silvio Berlusconi (foto acmilan.com)

Dalla riluttanza all’accettazione; Silvio Berlusconi è passato da un sentimento all’altro nel valutare l’offerta della cordata cinese per il suo Milan, convincendosi ogni giorno di più che la cessione delle sue quote di maggioranza appaiono la scelta migliore per il futuro delle sue aziende e soprattutto per l’avvenire sportivo e finanziario di una squadra che ha perso il suo prestigio storico ormai da anni.

Anche La Repubblica oggi parla di ottimismo e soprattutto di dettagli che mancherebbero ormai all’ok definitivo, quello redatto dal patto d’esclusiva che dovrebbe essere firmato consensualmente dalla holding Fininvest e dall’advisor Sal Galatioto, che segue per conto dei cinesi la trattativa ormai da diverse settimane. I nodi unici da sciogliere riguardano l’esatto esborso iniziale che la cordata effettuerà per acquisire il 70% del Milan, poi l’assetto dirigenziale, con l’istituzione di un amministratore delegato unico. Infine si tratterrà di vedere come sarà gestito il periodo di interregno, con la divisione di poteri tra la maggioranza cinese e la minoranza di Fininvest.

Fonti vicine all’affare parlano di una netta partecipazione sia del fondo Evergrande Real Estate, sia del leader dell’e-commerce mondiale Jack Ma, volenterosi entrambi di entrare a far parte del patinato mondo del calcio europeo. Berlusconi intanto sembra essere stato condizionato dalla volontà dei suoi figli e dalle recenti contestazioni dei tifosi che non hanno gradito il suo video-messaggio su Facebook. Il tempo dei saluti e delle rivoluzioni ormai è vicino.

 

Redazione MilanLive.it

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