Il vero problema del Milan di Cristian Brocchi evidentemente non è la grinta e la mentalità della squadra, che cerca comunque sempre di impegnarsi a dovere, e neanche la questione tattica con un modulo diverso da apprendere. Il cruccio numero uno, secondo quanto riporta l’edizione domenicale de Il Giornale, è il centrocampo, un reparto deludente e spesso insufficiente sia a livello di singoli che in linea generale.
Anche ieri nella vittoria di Bologna le bocciature maggiori sono arrivate dal reparto mediano, che ha sofferto i cambi di ritmo di Giaccherini e compagni nonostante la superiorità numerica, trovando l’indolenza di Juraj Kucka, la lentezza di Riccardo Montolivo, l’immaturità di Jose Mauri e un Keisuke Honda meno a suo agio da trequartista. Si sente l’assenza di un leader vero, nonostante il capitano sia pronto a rinnovare per altre stagione e tenersi la fascia al braccio. Manca la continuità di prestazione delle mezze ali, che dovrebbero dare il massimo nel rombo di centrocampo. Non si sente la spinta e la qualità di un numero dieci dietro le punte.
L’assenza di Giacomo Bonaventura, vero jolly di qualità del Milan, si comincia a far sentire, ma per fortuna sembra in grado di rientrare in tempo per la Roma o al massimo per la finale di Coppa Italia. Ma la soluzione vera è una rivoluzione estiva: servono almeno due centrocampisti completi e di maggior valore tecnico per competere ad alti livelli, insomma delle certezze nel bel mezzo dell’incompiutezza attuale.
Redazione MilanLive.it