Milan, Brocchi: “Vogliamo l’Europa, troppe critiche. Calabria gioca”

Cristian Brocchi
Cristian Brocchi

E’ tempo di vigilia per il Milan, che si prepara ad affrontare il penultimo impegno di campionato. Domani, alle ore 20:45, è in programma la sfida contro il Bologna di Roberto Donadoni, che ha già conquistato l’aritmetica salvezza.

I rossoneri, dopo aver perso il sesto posto domenica scorsa, hanno bisogno di vincere e devono sperare in un passo falso del Sassuolo. Cristian Brocchi, alla vigilia del match, ha parlato come di consueto in conferenza stampa. Queste, di seguito, tutte le sue dichiarazioni.

ALLENAMENTO. Secondo il tecnico, la squadra si è ancora una volta allenata bene in settimana. Cosa successa anche in quella passata:  “Settimana scorsa abbiamo fatto un buon lavoro e questa settimana pure. I ragazzi hanno lavorato bene, con la voglia giusta e con l’atteggiamento corretto. Soprattutto nelle sedute più intense. Ho voluto le risposte che volevo. Spero possano mettere tutto questo anche sul campo in partita, dopo averlo messo in allenamento”.

FROSINONE. Risultato decisamente negativo il 3-3 contro il Frosinone, ma Brocchi ha visto del buono: “Il pareggio è stato negativo, ma allo stesso tempo qualche giocatore ha capito che in altri momenti e situazioni era più facile mollare. Dopo essere andati sotto, abbiamo ripreso il secondo tempo con altro spirito. La squadra ha reagito, rischiando anche di vincere la partita. Non valuto solo di pancia e sul risultato la partita. Abbiamo tirato fuori le cose positive e negative e tutti gli aspetti sui quali lavorare”.

CRITICHE. Brocchi insiste e analizza ancora la partita contro i ciociari di domenica scorsa. Le critiche sono state tante, ma lui si difende: “I risultati condizionano i giudizi e vorrei sentire dai giornalisti se domenica non c’è stato qualcosa di diverso. Il Presidente questo lo sa. Se si lasciano fuori le critiche a prescindere, c’è stato qualcosa di buono. Abbiamo pareggiato 3-3 con il Frosinone e non va bene. Ma chi guarda i numeri, non si può negare che qualcosina di buona sia stato fatto. Vogliamo fare sei punti adesso”.

EUROPA LEAGUE. In settimana è arrivata l’accusa della Curva Sud di un presunto boicottaggio del sesto posto per evitare i preliminari di luglio di Europa League. Il tecnico commenta: “La squadra vuole arrivarci, questo è fuori discussione. Vedendo la voglia e ascoltando le parole, non posso pensare il contrario. O sono degli attori oppure devo credere alle loro parole e valutare i fatti. Non ho un compito facile, ma bensì bello, appagante, emozionante ed unico. Vado avanti con determinazione perché amo questa Società e sto facendo il possibile”.

DONNARUMMA. Gianluigi Donnarumma, dopo i miracoli di Verona, non è stato sicuramente impeccabile contro il Frosinone. Brocchi lo protegge: “Ho parlato a Donnarumma dicendo che gli tiravo un cazzotto se lo vedevo triste. Non esiste un calciatore al mondo che non ha sbagliato una volta in vita sua. Lui è tranquillo ed umile. Nonostante la notorietà è rimasto il ragazzo di sempre. Speriamo che questa qualità la mantenga e che vada avanti con serenità. Non può essere mezzo errore a scalfire un portiere con queste qualità”.

MENEZ E CALABRIA. Jeremy Menez non è stato convocato per la partita di domani. Il tecnico rossonero spiega: “Menez ha un fastidio alla schiena non si è allenato due giorni fa, oggi durante la rifinitura ha sentito un fastidio ed è meglio che recuperi”. E poi l’annuncio su Davide Calabria: “L’ho trovato un po’ triste. Tanti mesi dove non ha giocato, è normale e naturale che un ragazzo così giovane debba giocare. Passata la prima settimana di difficoltà, l’ho visto meglio. Riconosce le situazioni in maniera naturale e l’ho visto con la testa giusta. Spero possa disputare una bella partita domani, perché se lo merita”.

CLIMA NEGATIVO. E’ ovvio che l’attuale clima negativo attorno al Milan influisca molto sui risultati della squadra: “Tutti sono un po’ condizionati dal clima attuale attorno al Milan. Chi non riesce a far finta di nulla? Penso però che non c’è cosa migliore di giocare al calcio. Può essere difficile per allenatore o giornalisti, ma chi gioca ha questa fortuna. Bisogna essere positivi. Il fatto di essere giovani è un valore aggiunto e speriamo possano mettere in campo le loro qualità in risalto”.

VOGLIA E DETERMINAZIONE. L’ex Primavera ha davvero tanta voglia di fare bene alla guida del Milan: “Ho una grande voglia dentro e vorrei entrare in campo anche io. Io ora devo trasmetterla e sto cercando di farlo. Ci siamo parlati e confrontati. Ho avuto feedback importanti e siamo alla prova del 9. Rigori?Non non sono mai entrato in decisioni. Questo deve venire da dentro. Ci sarà un rigorista. Non mi sono piaciute le litigate davanti a tutti. Deve esserci solo chiarezza”.

ROSA. Spesso e volentieri il Milan è stato accusato per essere una squadra tecnicamente poco valida. Brocchi però ci tiene a difendere i suoi calciatori: “I miei giocatori li tutelerò sempre finché dimostreranno voglia. Non mi sentirete mai dire, che un giocatore non ha qualità. Fino alla fine della stagione i miei giocatori saranno i più forti di tutti. Pretendo da loro il massimo e voglio che loro abbiano più autostima. Se non li faccio sentire apprezzati, non sto facendo bene il mio lavoro”.

ULTIME GARE. Prima l’incredibile sconfitta di Verona, poi il pareggio contro il Frosinone. L’allenatore ne parla così: “A Verona non è stata una gran partita, ma il disastro c’è stato dall’1-1 in poi, quando abbiamo perso le misure, e mi sono preso le responsabilità. Sul Frosinone è diverso, perché abbiamo reagito. I singoli errori hanno condizionato, ma la reazione c’è stata. E’ difficile a San Siro con questo clima, recuperare una partita simile. Sulla partenza iniziale della squadra, ho parlato ed ho detto la mia per far si che non accada più tutto questo. In altre situazioni non so, ma contro il Frosinone i ragazzi hanno reagito e recuperato. E se entra quella traversa di Balotelli, vi sarebbe stata l’esaltazione della reazione o forse no anche in questo caso”.

INFORTUNI. Andrea Bertolacci è tornato nella lista dei convocati dopo l’infortunio, mentre Giacomo Bonaventura rimarrà ancora fuori: “Bertolacci si è fatto male con la Sampdoria. Bonaventura era in un momento a detta di tutti di difficoltà. Aveva giocato tanto e anche i dati ci dicevano che era stanco. Ha avuto questo problema. Ha già ripreso a correre e a fare qualche lavoro tecnico”. Resteranno fuori anche Ignazio Abate, Jeremy Menez e Luca Antonelli: “Abate non è un infortunio muscolare, per Menez è un problema che ha da tutta la stagione. Spero di riaverli entrambi lunedì. Antonelli non l’ho fatto giocare dall’inizio perché quest’ultimo ha vissuto una settimana particolare. Ogni volta che ci sono questioni personali simili, il corpo poi può dare segnali di rischio”.

GALLIANI. Adriano Galliani ha assistito a Real Madrid-Manchester City di mercoledì sera. Un’occasione per vedere da vicino Manuel Pellegrini? Brocchi commenta: “Galliani è andato a Madrid invitato dal Presidente del Real Madrid. Questi incontri con gli allenatori non esistono. Io non ho il tempo per pensare quello che sarà. Devo focalizzarmi solo su domani. Gli altri discorsi non mi riguardano. Devo concentrarmi sul presente e sperare che i ragazzi mettano in campo quanto preparato in settimana”.

NIANG. Continua il percorso di recupero di M’Baye Niang. Il francese potrebbe rientrare in gruppo a breve: “Adesso su Niang c’è da capire se sarà a disposizione. Domenica farà un test importante. Vediamo se dalla prossima settimana può lavorare con la squadra. Se lui avrà la capacità di allenarsi con la squadra, sarà valutato. La speranza è normale che sia quella di averlo a disposizione. Ha dimostrato di poter esser importante, quindi spero di averlo a disposizione”.

LAVORARE ALL’INIZIO. Non è mai facile subentrare in corsa. L’ex centrocampista sa per certo che iniziare a lavorare dal primo giorno è sempre meglio: “Con i se e con i ma non si parla. Io vivo il momento. Ogni allenatore vorrebbe partire dal primo giorno di ritiro, questo è fuori discussione. Sono sicuro che lavorare inizialmente favorisce la squadra e lo sviluppo delle idee. Di questo ne sono certo, ma dire che se fossi entrato dall’inizio e avrei ottenuto risultati diversi è da presuntuosi. Ho le mie idee e le voglio portare avanti, solo questo”.

MODULO. Il 4-3-1-2 di Brocchi non ha convinto molto gli addetti ai lavori, ma la sua è una scelta di necessità: “Per me in questo momento il 4-4-2 e il 4-3-3 non si possono fare perché Bonaventura è fuori. Si fa di necessità, virtù. I giocatori in questo momento stanno interpretando varie situazioni di gioco. Abbiamo provato il 4-3-1-2 e adesso stiamo anche utilizzando il 4-3-2-1. Dipende poi tutto da come interpreti la partita, ma non dai numeri. Se non ho i giocatori per fare il 4-4-2 come lo faccio? Per me, la squadra può fare il 4-3-1-2 e il 4-3-3″.

 

Redazione MilanLive.it

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