Matteo Salvini in questi giorni è scatenato nel criticare la società Milan per il proprio operato. Non risparmia né Silvio Berlusconi e neppure Adriano Galliani, idem i giocatori. Invece non colpevolizza gli allenatori, che si sono ritrovati a dover fare i conti con squadre non all’altezza per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla dirigenza.
Il segretario ed europarlamentare della Lega Nord è intervenuto a TMW Radio per dire nuovamente la sua opinione sulla situazione negativa del club rossonero: “Sono incazzato, anche se nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Parlano da anni di Europa e poi pareggiamo con la penultima in classifica. Non è colpa di Brocchi, come non la era di Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. In panchina si può mettere chiunque, non cambia niente. Quest’estate che non vengano a parlarci di Champions League. Serve un progetto di medio termine basato magari su giovani italiani“.
Salvini attacca nuovamente la dirigenza poi, chiedendo chiarezza e serietà: “La confusione societaria si riverbera a tutti i livelli, preferisco la verità. Ho cominciato a tifare Milan in Serie B, allora non c’era una grande squadra, però c’erano un progetto e un rapporto con i tifosi. L’arrivo dei cinesi? Va bene chiunque, pure i marziani, basta che abbiano soldi veri“. Il riferimento evidente è alla trattativa naufragata con Mr Bee Taechaubol, il quale aveva promesso 480 milioni di euro per il 48% delle quote del club e non è riuscito poi a metterli insieme.
Uno dei personaggi più discussi in casa Milan è senza dubbio Galliani, al quale il noto politico non risparmia elogi per il passato e critiche per l’operato recente: “Sono riconoscente alla società, però non si può vivere di ricordi. In passato Galliani ha fatto bene, anche grazie a collaboratori come Ariedo Braida, me nelle ultime campagne acquisti non ne ha azzeccata mezza. Grazie, ma serve cambiare in tutti i reparti“.
Redazione MilanLive.it