Dopo una settimana intensa, fra la sconfitta di Verona e la possibile cessione delle quote di maggioranza, si torna finalmente a parlare di calcio giocato. Il Milan è atteso domani a San Siro alle ore 15 per affrontare il Frosinone, squadra ormai vicina alla retrocessione. Un’occasione importante per riscattare la vergognosa prestazione di lunedì pomeriggio, ma non è così scontato viste le partite giocate contro il Carpi e, appunto, Verona.
Cristian Brocchi, come di consueto, ha parlato ai microfoni di Milan Channel prima della conferenza stampa di vigilia. Queste le sue dichiarazioni sulla partita di Verona: “Durante la settimana ne ho parlato con tutti. La sconfitta contro una squadra retrocessa ha qualcosa di assurdo. Ma a tutto c’è una risposta e l’abbiamo fatta vedere ai ragazzi. In questa settimana i ragazzi hanno dimostrato grande voglia di uscire da questo tunnel. Sono felice per questi segnali, ma ora spero in una risposta domani sul campo“.
Ma cosa è successo tatticamente per arrivare addirittura ad una sconfitta? L’allenatore dice la sua: “In campo si creava un buco tra i calciatori d’attacco e il resto. In questo modo si creano delle praterie e buchi enormi perché i nostri difensori rimanevano troppo bassi, ma anche i centrocampisti. Questo che non deve succedere“.
Dalla trasferta di Verona si è salvato solo Gianluigi Donnarumma, che ha salvato la squadra da un risultato ancora più ampio: “Ha dimostrato di avere spirito combattivo e questa è una cosa che devono avere tutti“.
Il Milan è una squadra difficile da inquadrare per quanto riguarda l’atteggiamento. Brocchi spiega: “Ora come ora abbiamo bisogno certezze. Bisogna fortificarsi. Il problema più grave è che in momenti negativi non si riesce ad essere uniti. Penso che il singolo non può risolvere nulla“.
Non poteva mancare il commento di Brocchi sulla partita di ieri fra Milan e Inter nel campionato Primavera: “Nessuno può dire che non si sia divertito a vedere giocare la Primavera rossonera. L’Inter ha una filosofia diversa, è una squadra più fisica e inoltre più grande. Noi la pensiamo diversamente: vogliamo toccare tantissimi palloni e giocare collettivamente“.
Redazione MilanLive.it