Ancora non vi è la certezza sui nomi ed i fondi interessati all’affare Milan, ma pare proprio che il gruppo di imprenditori cinesi che vogliono la maggioranza del club rossonero facciano sul serio. Lo scrive oggi il Corriere della Sera, rivelando come il consorzio asiatico sia disposto a tutto per convincere Silvio Berlusconi e la holding Fininvest ad accettare le proprie proposte economiche.
Pronti addirittura 150 milioni di euro immediati come garanzia iniziale, un mezzo piuttosto serio e concreto per far capire le reali intenzioni della cordata, dietro alla quale si dice vi siano uomini molto potenti dell’economia cinese appoggiati dalla Repubblica sociale, come il leader dell’e-commerce Jack Ma o il quinto uomo più ricco del paese Robin Li. Garanzie che dalle parti della sede Fininvest verrebbero prese come segnale assolutamente positivo per la buona riuscita dell’affare entro la prossima estate.
Chi resta scettico è ancora Berlusconi in persona; per lui il Milan non è solo una questione economica basata su anticipi, garanzie o assegni firmati. Il presidente rossonero, oltre a voler valutare la sua creatura sportiva più dei 700 milioni proposti dalla Cina, vorrebbe avere ancora un ruolo molto attivo all’interno del club. Le titubanze del patron rischiano di far allungare esageratamente i tempi della trattativa.
Redazione MilanLive.it