E’ tempo di vigilia per il Milan. Domani sera, nel posticipo del turno infrasettimanale di Serie A, i rossoneri affronteranno il Carpi di Fabrizio Castori, che è a caccia di punti per una insperata salvezza.
Cristian Brocchi e i suoi ragazzi non hanno però intenzione di regalare nulla. Il tecnico ha poche chance a disposizione per ottenere la riconferma dalla società per la prossima stagione; quella contro gli emiliani è un’occasione d’oro anche per far vedere miglioramenti sul piano del gioco. L’ex allenatore della Primavera ha presentato la gara nella consueta conferenza stampa di vigilia.
PERCENTUALE. Prima della Sampdoria, Brocchi aveva chiesto ai suoi calciatori di vedere il 5% del lavoro. E ora? Il tecnico spiega: “Molto importante contro il Carpi è consolidare il 5%. Voglio vedere se è reale o no. E poi raddoppiarlo. Durante la partita mi è sembrato qualche volta anche di più. Fare passi in avanti vuol dire che ci può portare valori aggiunti da qui alla fine della stagione. In questi giorni non abbiamo potuto fare molto, ma abbiamo messo in campo concetti e richieste prima dell’allenamento. Loro si sono applicati e speriamo di ritrovarli oggi più riposati e concentrati per domani che sarà una sfida importante”.
ESAME MENTALE. Oltre all’aspetto puramente tecnico-tattico, Brocchi spinge per avere un Milan convinto di se stesso e soprattutto senza paura: “Il primo esame è mentale. Il Milan deve avere coraggio. Nel suo DNA. Domani dobbiamo affrontare la gara con la consapevolezza come protagonista assoluta. Nessun alibi. Unico pensiero deve essere quello di prepararsi ad una battaglia. Potrà essere difficile o un po’ più semplice se proseguiremo sulla strada delle gare di Juventus e Samp. Sono contento dei ragazzi. Li ho visti motivati e vogliosi. Questo mi lascia tranquillo. Domani chiederò due semplici obiettivi a loro, e domani dirò a voi se li avranno fatti. Se si saranno concentrati e avranno fatto quello che devono, domani possiamo raccogliere delle soddisfazioni”.
MODULI. L’idea tattica di Brocchi è molto chiara, e lo abbiamo constatato con mano domenica scorsa a Marassi. Ma il tecnico ci tiene a precisare: “Se guardiamo il calcio dal punto di vista dei moduli, ognuno può dire la sua. Nel mio calcio non ci sono posizioni fisse, soprattutto a centrocampo. Chiedo interscambiabilità di posizioni. Questo non dà punti di riferimento e mette in mostra qualità. Ci sono giocatori in rosa per fare questo e loro devono seguire queste indicazioni che gli do”. Una cosa però è certa: “A me piace il trequartista che gira per il campo e si trova la posizione per essere utile per la squadra. Il pensiero deve essere offensivo, non difensivo in quel ruolo”.
BOATENG. Ci sono buone possibilità che domani scenderà in campo dal 1′ Kevin–Prince Boateng dietro le due punte: “Boateng ha personalità importante. Ha grande voglia di essere utile alla causa. L’ha dimostrato lui, come in tanti. Sono contento quando ho tanti dubbi di formazione. Vuol dire che tutti possono avere un opportunità. Non si possono cambiare ogni gara 4-5 giocatori. C’è bisogno di uno zoccolo duro e poi avere dei giocatori pronti all’utilizzo per essere utili in gara dal 1′ e poi a gara in corso”. Out invece Andrea Bertolacci: “Ha qualche problemino, domani non sarà della partita”.
BALOTELLI. Nelle ultime due partite sono arrivate delle buon risposte da Mario Balotelli: “Come con altri, ho cercato di parlare e conoscerlo, ma anche di farmi conoscere. In questo periodo devo per forza conoscere l’Io di ogni giocatore. Devo vedere il loro ego per capire cosa possono darmi e cosa posso dare a loro. Ma anche vedere come posso metterli in campo mettendo in risalto le loro maggiori qualità. Balotelli è diverso da quello che fa vedere all’esterno. Quando ti guarda negli occhi ha qualcosa di vero e profondo. Mi piacciono questo tipo di persone. Non tutti con le parole sono in grado di esprimere i loro sentimenti. Lui mi guarda e percepisco sensazioni positive”.
BERLUSCONI. L’ex tecnico della Primavera racconta di una telefonata di Silvio Berlusconi dopo la vittoria di Genova: “Ho parlato con il Presidente dopo la partita, era comunque soddisfatto della vittoria. Mi ha detto di continuare a lavorare con i miei pensieri e principi di calcio. Sul fatto che sia stato così a stretto contatto con il Presidente non è realtà. A Lui gli è piaciuto il percorso fatto, e non so nulla delle questioni societarie. Io non sono manager o direttore sportivo. L’unica cosa che posso dire è che il Presidente ama il Milan in maniera esponenziale. Questo si vede nei suoi occhi e lui vuole sempre fare il bene del Milan”.
COPPA ITALIA. La partita decisiva per la permanenza o meno di Brocchi potrebbe essere la finale di Coppa Italia contro la Juventus, ma il tecnico non ci pensa: “Non posso pensare ad oggi alla Coppa Italia. Quest’ultima sfida sarà la finalizzazione del lavoro iniziato martedì scorso. Domani sera con il Carpi sarà importante per il gruppo. Domani bisogna dare una svolta ed avere coraggio. Atteggiamento propositivo e voglia di vincere. Questa è la mia volontà”.
ATTEGGIAMENTO. Intanto Brocchi spiega quello che vuole dalla sua squadra in alcune fasi della partita: “Nella reazione alla palla persa abbiamo sempre reagito in maniera propositiva, senza indietreggiare. Questa credo sia una situazione di gioco importante, direi vitale. Possiamo sbagliare, ma non ci dobbiamo mai fermare e dobbiamo riprenderla nella maniera più rapida”.
TRANQUILLITA’. L’allenatore del Milan non si fa prendere dall’ansia e resta concentrato sul lavoro da fare: “Non sento ansie o paure. Sono molto tranquillo. Ho un obiettivo importate. Portare la squadra e raggiungere certi traguardi e aiutare i ragazzi a tirar fuori tutto quello che hanno e tornare a far giocare il Milan un certo tipo di calcio. Il tempo non è molto, ma ci deve bastare. La prima svolta deve essere mentale. Credere in se stessi e avere una mentalità vincente, senza paura dell’avversario”.
CENTROCAMPO. A Brocchi piace molto l’idea di centrocampo come quello dell’Italia a euro2012: “Come idea è ok, poi bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori. C’è chi può giocare più avanzato e chi più indietro. Voglio lavorare sull’occupazione degli spazi. Nel momento in cui i ragazzi inizieranno a riconoscere questo, il gioco migliorerà. Questo può essere un primo passo”.
LOCATELLI. In tanti sono curiosissimi di vedere in campo Manuel Locatelli, ma Brocchi predica calma: “Secondo voi non è un mio punto di partenza di aver la voglia e la volontà di far esordire un ragazzo che ha enormi qualità? Allo stesso tempo lo conosco bene e gli voglio bene, ho la necessità di metterlo dentro al momento giusto. Quando lui sarà nelle condizioni ideali e penso che nei prossimi anni lo potremo vedere nelle formazioni del Milan”.
OBIETTIVI. Il neo mister spera di costruire qualcosa di importante in poco tempo: “Dal punto di vista della volontà e della comprensione ho visto cose positive. Sul campo bisogna lavorare per far conoscere. Per interiorizzare al meglio il tutto, abbiamo bisogno di settimane tipo dove ogni giorno abbiamo focus diversi e obiettivi ben precisi. Prima la costruzione, poi fase difensiva, poi gestione, poi fase offensiva. La speranza è quella che nel giro di poco tempo si riesca ad intravedere in qualcosa di bello e importante. Tutto sta nella disponibilità e attenzione dei ragazzi e io sono sicuro che loro ci credono”.
HONDA. Il possibile utilizzo di Boateng potrebbe significare bocciatura per Keisuke Honda: “Avrà la sua chance, come tutti. Si allenano tutti veramente bene. Tutti mi stanno dando quello che chiedo. Non si possono fare felici tutti, almeno inizialmente questo è un problema. Spero quanto prima di dargli lo spazio per potergli dare l’occasione di dimostrare. Domani sarà pronto con voglia di combattere. Molti mi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte. Questo vuol dire che si sta facendo e spero possa continuare anche Honda su questa scia. Quando vi sarà bisogno di lui sono sicuro che saprà interpretare al meglio le mie richieste”.
ALLENAMENTO. Brocchi chiede il massimo soprattutto negli allenamenti, che vanno interpretati con la giusta mentalità: “E’ una questione di mentalità sempre. Io interpretavo gli allenamenti sempre al 100% ogni giorno. La mentalità vincente ti porta ad allenarti sempre con il piglio giusto e con la voglia di migliorarti. Bisogna sempre farsi trovare pronti. Nonostante le delusioni, appena entravo in campo volevo migliorarmi e facendo così trovavo la considerazione del mio allenatore”.
ABBIATI. Christian Abbiati ha speso bellissime parole per il suo nuovo allenatore. Che replica: “Abbiati è un amico. Appena è finita la partita è normale che il primo abbraccio fosse per lui. Sono legato a lui anche extra calcio. La sua importanza è chiara e lo è sempre stato. Parliamo poco quando siamo qui. Lui sa cosa deve fare e cosa serve per il bene del Milan”.
MAURI E CALABRIA. José Mauri ha avuto davvero poco spazio in questo campionato: “Mauri si allena sempre al top. Un po’ mi rivedo in lui. E’ un ragazzo a cui gli ho fatto i complimenti. Non faccio promesse, ma mi sta piacendo il suo atteggiamento e cosa sta facendo”. E su Davide Calabria: “Calabria lo conosco e sta attraversando un momento di difficoltà. Questi mesi incosciamente l’hanno intristito, ma ritroverà il suo smalto. Ci sono pochi giorni, ma sono sicuro che mi darà qualcosa di importante”.
Redazione MilanLive.it