Brocchi: “Emozione forte allenare il Milan. Berlusconi? Chiamata inaspettata”

Cristian Brocchi
Cristian Brocchi (foto dal web)

Esordio positivo ieri sera per Cristian Brocchi: il suo Milan è uscito vittorioso dalla trasferta contro la Sampdoria per 1-0, in gol Carlos Bacca. E’ ancora presto per poter vedere la sua mano visto che è trascorso poco tempo suo insediamento a Milanello al posto di Sinisa Mihajlovic.

All’indomani del successo di Genova il tecnico rossonero è stato ospite su Italia 1 nella trasmissione Tiki-Taka. Queste le sue prime dichiarazioni sul suo esordio: “Sono riuscito a mantenere calma, equilibrio e serenità prima e durante. Però a fine partita ho avuto un’emozione forte. Quello che mi è successo è il massimo, perché sono milanese, sono cresciuto del Milan, ho giocato dai pulcini alla prima squadra, adesso lo alleno. Sicuramente è qualcosa di meraviglioso”.

Sul suo approccio con la squadra ha spiegato: “Io sono uno molto spontaneo e dico ai ragazzi quello che sento sul momento. Ho cercato di instaurare con loro un rapporto che mi sembra alla base di tutto. Ho trovato un gruppo disponibile e che aveva voglia, l’ho ringraziato per questo“.

Per quanto concerne il suo avvento sulla panchina della prima squadra del Milan il mister ha raccontato come sono andate le cose: “Non mi aspettavo di essere chiamato, perché comunque non avevo quel pensiero in quel momento. Lunedì ero tranquillo con i miei figli e mi è stato detto che dovevano parlarmi. Però non avevo nessuna certezza. Era più volte capitato di parlare con Berlusconi, ma del settore giovanile. Ho apprezzato tantissimo l’sms che mi ha mandato Mihajlovic, io e lui abbiamo avuto un ottimo rapporto di rispetto fino alla fine“.

Brocchi ha parlato della sua carriera da giocatore ricordando i momenti più complicati: “Probabilmente sono stati quelli al Milan nei quali probabilmente era più facile mollare che tenere duro. In rossonero ho giocato partite che tanti altri non hanno avuto la fortuna di giocare. Per me è sempre stato un onore indossare la maglia del Milan e non volevo perdermi niente, ho vissuto tutto con serenità e ho vinto grazie sia ai grandi campioni che c’erano e in generale a quello che eravamo noi come gruppo a Milanello“.

Il mister ha poi proseguito dicendo: “Mi hanno scritto tanti ex compagni e mi ha fatto piacere, perché nonostante la distanza di questi ultimi anni il rapporto è rimasto molto forte. Fanno il tifo per me e io per loro“.

Si passa successivamente a menzionare Gennaro Gattuso e a ciò che rappresentata nel Milan: “Quando vedevi lui non poteva non venire la voglia di fare almeno un decimo di quello che faceva lui e per molti bastava questo”.

Argomento Mario Balotelli: “E’ stato infortunato per mesi, ha avuto un problema che ha condizionato la sua stagione. Quindi bisogna dargli l’attenuante per non essere riuscito a mostrare il suo valore in questa stagione. Che poi lui abbia avuto momenti difficili nella carriera e fatto cose sbagliate lo sappiamo e lo sa pure lui. Però quanto ti guarda in faccia vedi che è un ragazzo vero, uno che ha qualcosa dentro e che non lo tira fuori con tutti“.

Brocchi ha esplicato la sua filosofia di calcio: “A me piace un calcio offensivo, dove la squadra scende in campo per comandare il gioco. Dirlo a voce è facile, poi serve l’allenamento quotidiano. Non si può pensare di avere risultati immediati. Se Allegri chiama per De Sciglio? Non mi riguarda, sono cose della società. Io sono un allenatore da campo e ho giocatori che sono più bravi di quello che è sembrato finora. Spero diano il 110% e non il 60%“.

Il tecnico rossonero è molto sereno nel discutere del suo futuro: “Non sento pressioni. Se ne sono dette di ogni. Io ho avuto una grande opportunità di allenare un top club come il Milan ed è la cosa più bella che mi potesse accadere, darò sempre il massimo fino alla fine. Con un contratto di 2 o 3 anni non cambiava nulla. Io vorrei rimanere per sempre per entrare nella storia del Milan. Però adesso non penso a questo, ma a fare il bene del Milan e raggiungere gli obiettivi. Vivo questo sogno con serenità, impegno e professionalità“.

Brocchi infine ha parlato del valore della squadra: “Ho trovato un gruppo dal punto di vista della voglia e della personalità migliore di quello che si è detto e che hanno fatto vedere. Però la colpa non è di Mihajlovic, ma di una serie di situazioni successe che non gli hanno consentito di rendere secondo le loro possibilità. Il gruppo ci tiene e spero che diano tutto fino alla fine. Bacca? Grandissimo attaccante, vede la porta come pochi. Ha personalità e mi è piaciuto come atteggiamento“.

 

Redazione MilanLive.it

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