E’ l’ora del debutto per Cristian Brocchi, il salvagente scelto dal Milan per portare la squadra nei migliori lidi possibili al termine di questa stagione. L’ex centrocampista riparte da Genova, dallo stadio Marassi, dove stasera i rossoneri affronteranno la Sampdoria. Un terreno fatale per Brocchi, dal ricordo traumatico del 3 febbraio di tre anni fa, quando dovette dire addio al calcio giocato proprio nello stadio ligure, durante un Genoa-Lazio in cui Matuzalem lo atterrò con un intervento killer e Brocchi dovette scegliere di lasciare i campi piuttosto che iniziare lunghe terapie fisioterapiche ed operazione varie.
Da quel pomeriggio invernale di Genova iniziò in qualche modo la seconda carriera calcistica per Brocchi, che in tre anni è riuscito a scalare posizioni nel Milan fino a diventarne l’allenatore della prima squadra. Oggi ha responsabilità importanti, e la tensione si è subito percepita nella conferenza stampa di ieri, come ammesso dalla Gazzetta dello Sport. Il giovane tecnico ha poche settimane per convincere tutti, per provare a farsi lasciare le chiavi del Milan anche da giugno prossimo in poi.
Tensione ma anche saggezza nelle sue parole di ieri in conferenza: “Non voglio rivoluzionare la squadra, non sono un pazzo. Mi basta che i ragazzi si avvicinino alle mie idee per un 5%. Tutti dovranno sacrificarsi, se un singolo si muove solo quando ha la palla tra i piedi non mi serve“. Frecciata anche a Mario Balotelli, che dovrebbe partire titolare dal 1′ contro la Sampdoria. Ma sono tutti sotto osservazione, lo stesso Brocchi in primis.
Redazione MilanLive.it