E’ passato già un anno da quando i colloqui tra Silvio Berlusconi ed il broker thailandese Bee Taechaubol si fecero fitti e sempre più evidenti, con l’uomo d’affari asiatico che si presentò a Milano convinto di trovare in breve tempo accordi e liquidità per chiudere l’acquisto delle quote del Milan. Un anno dopo è tutto in alto mare, di Mr.Bee si sono perse le tracce ed il club di via Aldo Rossi ha dovuto ripartire nella ricerca di nuove cordate estere interessate al suo valore di mercato.
La Gazzetta dello Sport spiega che ora in pole per le quote rossonere c’è la cordata cino-americana, ovvero con investitori provenienti dalla Cina mentre l’advisor che ne segue gli affari è di origine statunitense. Nelle ultime ore Fininvest ha cominciato a valutare, con il lavoro dei suoi tecnici, la tenuta e la strategia di questo investimento, passando al vaglio tutti i dettagli che potrebbero portare la suddetta cordata a far parte della società milanista. Possibile che nelle prossime settimane, se l’offerta convincerà gli uomini di via Paleocapa, si possa passare subito ad un diritto di esclusiva e alla due diligence.
L’ultima parola spetta a Silvio Berlusconi, che dovrà chiarire alcuni punti: rispetto alla proposta iniziale di Taechaubol, la cordata cino-americana valuta l’intero pacchetto Milan massimo 700 milioni di euro, mentre il thailandese ne propose addirittura circa 1 miliardo. Inoltre i nuovi investitori vorrebbero fin da subito le quote di maggioranza, destinando il Cavaliere ad un ruolo secondario e meno decisionale. Berlusconi potrebbe storcere la bocca, ma per il bene del Milan sa che servirebbe anche un suo passo indietro.
Redazione MilanLive.it