Sinisa Mihajlovic è stato licenziato da Silvio Berlusconi non senza critiche da parte dell’opinione pubblica e della tifoseria. Anche all’interno della squadra ci sono diversi giocatori che sono rimasti colpiti dalla decisione presa dal presidente e che avrebbero preferito proseguire almeno fino al termine della stagione con il serbo.
Il quotidiano Il Giornale rivela che per alcuni a Milanello l’esonero dell’ormai ex allenatore è stato vissuto come una sorta di shock. In particolar per Gianluigi Donnarumma, Ignazio Abate e Giacomo Bonaventura. Noi ci mettiamo anche Alessio Romagnoli, difensore fortemente voluto da Mihajlovic in estate. E sicuramente anche a Juraj Kucka e Riccardo Montolivo non sarà andato giù il licenziamento di Sinisa.
Ma lo stesso quotidiano spiega anche che all’interno del gruppo c’erano anche dei giocatori che invece avevano rotto con il serbo e che avevano dato dei segnali a Berlusconi di questa situazione. Si tratta di Diego Lopez, Kevin Prince Boateng, Jeremy Menez, José Mauri e Cristian Zapata. Il nome del colombiano, e non quello di Philippe Mexes, ci stupisce un po’ visto che le sue chance da titolare le ha avute e non sempre sfruttate bene.
Si è sempre parlato di un Milan unito e coeso, però era inevitabile che ci fosse qualche scontento tra coloro i quali avevano meno spazio. Calciatori che non hanno giocato molto per motivi sicuramente validi. Mihajlovic ha sempre utilizzato il metro della meritocrazia nell’effettuare le sue scelte e difficilmente avrebbe escluso qualcuno per semplice antipatia.
Redazione MilanLive.it