La decisione di Silvio Berlusconi è irrevocabile, ma in realtà le intenzioni del presidente del Milan erano già ben note da settimane, da quando le frecciatine severe nei confronti di mister Sinisa Mihajlovic si erano intensificate a tal punto da divenire esageratamente feroci. Il Milan avrebbe cambiato tecnico, ma in pochi pensavano sarebbe stata una decisione immediata, a sole sei giornate dal termine dell’annata calcistica.
Il giornalista Paolo Condò, prima firma della Gazzetta dello Sport, aveva invece ampiamente intuito la fine dei rapporti tra il patron e l’allenatore del Milan, in realtà mai troppo idilliaci fin da inizio stagione. Tramite un tweet pubblicato nella tarda serata di ieri, il cronista sportivo ha spiegato quando il feeling tra i due personaggi si è spezzato definitivamente: “Mihajlovic perse il Milan il giorno in cui disse di aver dato a Berlusconi il permesso di parlare di calcio. Il boss non ha sense of humour“.
Una battuta che in effetti fece già scalpore all’epoca dei fatti, conoscendo la personalità burrascosa di Berlusconi, soprattutto quando si parla di calcio e di tattica, materie delle quali si reputa un esperto ormai da anni. Aggiungendo i risultati altalenanti delle ultime giornate di campionato ed il gioco poco spumeggiante del Milan, l’esonero di Mihajlovic diventa una perfetta conseguenza di un rapporto irrimediabilmente strappato.
Redazione MilanLive.it