La decisione di Silvio Berlusconi è irrevocabile, ma in realtà le intenzioni del presidente del Milan erano già ben note da settimane, da quando le frecciatine severe nei confronti di mister Sinisa Mihajlovic si erano intensificate a tal punto da divenire esageratamente feroci. Il Milan avrebbe cambiato tecnico, ma in pochi pensavano sarebbe stata una decisione immediata, a sole sei giornate dal termine dell’annata calcistica.
Il giornalista Paolo Condò, prima firma della Gazzetta dello Sport, aveva invece ampiamente intuito la fine dei rapporti tra il patron e l’allenatore del Milan, in realtà mai troppo idilliaci fin da inizio stagione. Tramite un tweet pubblicato nella tarda serata di ieri, il cronista sportivo ha spiegato quando il feeling tra i due personaggi si è spezzato definitivamente: “Mihajlovic perse il Milan il giorno in cui disse di aver dato a Berlusconi il permesso di parlare di calcio. Il boss non ha sense of humour“.
Mihajlovic perse il Milan il giorno in cui disse di aver dato a Berlusconi il permesso di parlare di calcio. Il boss non ha sense of humour
— Paolo Condò (@PaoloCond) 11 aprile 2016
Una battuta che in effetti fece già scalpore all’epoca dei fatti, conoscendo la personalità burrascosa di Berlusconi, soprattutto quando si parla di calcio e di tattica, materie delle quali si reputa un esperto ormai da anni. Aggiungendo i risultati altalenanti delle ultime giornate di campionato ed il gioco poco spumeggiante del Milan, l’esonero di Mihajlovic diventa una perfetta conseguenza di un rapporto irrimediabilmente strappato.
Redazione MilanLive.it