Il suo nome è circolato negli ambienti di Milanello per vari mesi, addirittura qualcuno lo dava come allenatore del Milan già un anno fa, quando il suo amico Filippo Inzaghi era praticamente sulla graticola. Finalmente tocca a Cristian Brocchi, che da oggi avrà l’occasione di misurarsi da tecnico con il calcio che conta, portando una filosofia di gioco che rappresenta la sua vita, sempre ad inseguire un pallone come fosse l’unica cosa che conta.
L’ex mediano, cresciuto nelle giovanili milaniste, oggi affronterà il primo allenamento da mister della prima squadra rossonera, una responsabilità non da poco anche se per il momento rappresenta una soluzione ad interim. Brocchi è piaciuto da subito a Silvio Berlusconi per il gioco messo in pratica con la Primavera, che bada poco alle caratteristiche degli avversari, promulgando un credo tattico offensivo e basato sulle qualità dei suoi uomini. Un’idea che, se messa realmente a disposizione anche del Milan dei grandi, potrebbe convincere il Cavaliere a trattenerlo in panchina, vista la sua ammirazione per i tecnici di carattere e col dna vincente.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, è ancora presto per ipotizzare come si disporrà in campo il suo Milan, ma di certo Brocchi ha un debole per il 4-3-3 o come alternativa per il modulo a rombo. La sua Primavera predilige questi due impianti tattici, che rimpolpano il centrocampo ma richiedono una fase offensiva corale e mai troppo solitaria. Ma anche circolazione palla a terra e verticalizzazioni veloci per un giovane tecnico che ha in Cesare Prandelli e Carlo Ancelotti i suoi maestri e modelli designati.
Redazione MilanLive.it