La prova contro la Juventus è un punto di partenza o solo un precoce arrivo? La Gazzetta dello Sport si pone questo quesito interessante dopo la prestazione di Mario Balotelli, la sorpresa positiva del Milan che ha provato a battere, senza troppa fortuna, la capolista bianconera nell’anticipo di sabato. L’attaccante numero 45 ha sfornato una prestazione più che sufficiente, ma ora c’è da capire se fosse soltanto l’istinto passeggero di una serata prestigiosa.
Balotelli in fin dei conti è piaciuto, visto che ci si aspettava una reazione dal Milan come squadra dopo il ritiro punitivo, ed anche perché la squadra rossonera non ha mai fallito una prova contro le big del campionato, ma l’impegno individuale del calciatore ex Liverpool in effetti ha rappresentato una novità, quasi un’ultima spiaggia non sprecata. Un bell’assist ad Alex, un paio di conclusioni pericolose e quell’errore sotto porta con tanto di traversa e gol di mano annullato che ancora gridano alla vendetta.
Ora al Milan serve il Balotelli cinico e spietato visto tre anni fa, quando arrivò a gennaio dal Manchester City ed a suon di gol trascinò la sua squadra verso la qualificazione Champions; oggi Balo ha sei partite per riprendersi definitivamente la fiducia dell’ambiente e trascinare i rossoneri in Europa, oltre a potersi giocare magari da protagonista anche la finale di Coppa Italia. Dipende tutto da lui, dalla sua voglia già intravista sabato a San Siro, ma anche dai gol che ormai mancano da troppo tempo.
Redazione MilanLive.it