E’ tempo di vigilia per il Milan, che domani sera sarà impegnato nella delicatissima sfida contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Dopo una settimana di ritiro, i rossoneri vogliono portare a casa una prestazione positiva per allontanare la crisi, ma i bianconeri non vogliono concedere nulla.
Partita delicata anche per il futuro di Sinisa Mihajlovic, che potrebbe essere addirittura esonerato in caso di brutta sconfitta (Cristian Brocchi si sta già riscaldando). Il tecnico serbo ha parlato di questo e di molto altro nella consueta conferenza stampa di vigilia, accompagnato da Riccardo Montolivo e Ignazio Abate. Ecco le dichiarazioni dei due calciatori rossoneri.
Il capitano del Milan ha parlato così in merito al suo infortunio: “Va sicuramente meglio, bisogna valutare la quota di rischio per evitare infortuni più gravi, è ancora tutto da vedere. Oggi valuteremo. La differenza tra un campione e un giocatore normale non la fanno i piedi ma la testa. Ci sono giocatori tecnicamente normali che hanno fatto grandi carriere perchè riuscivano a tenere altissima la concentrazione. Noi da questo punto di vista abbiamo peccato in questa stagione, soprattutto negli ultimi due mesi. Abbiamo fatto bene contro le grandi squadre, poi con le piccole invece non siamo riusciti a mantenerla“.
Montolivo difende la squadra: “Questa squadra si è sempre presa la sue responsabilità indipendentemente dall’allenatore che c’era in panchina perché alla fine siamo noi che andiamo in campo. Il mister si prende le sue responsabilità, così come ce le prendiamo noi. Se la squadra non è riuscita a raggiungere degli obiettivi è ovvio che la colpa sia di tutti. In primis di noi giocatori. Nonostante quello che si dica e si scriva, il lavoro che abbiamo fatto non è da buttare, sicuramente Napoli, Juve e Roma hanno qualcosa in più rispetto a noi, ma potevamo fare di più rispetto quello che abbiamo fatto“.
Abate, invece, si è espresso così: “Incontriamo la squadra più forte d’Italia, penso però che arrivi nel momento giusto, dobbiamo scendere in campo con un atteggiamento diverso rispetto Bergamo, per non deludere l’allenatore, la Società e i nostri tifosi che ci sono sempre stati vicino. Spero che dopo una settimana di ritiro avremo tutti una bella reazione. In settimana ci siamo confrontati, un confronto costruttivo, per vedere se è servito bisogna aspettare domani, non è ancora il momento di tirare le somme, bisogna pensare partita per partita. Domani sarà difficile e importante, dobbiamo pensare solo a quello“.
Il terzino rossonero racconta il lavoro svolto in questa settimana: “Stiamo provando a capire perchè dopo il Chievo non ci sia stata una scossa. In settimana ci siamo detti che è un problema di testa. Mancano 7 partite alla fine ed è impensabile che questo ritiro risolva tutti i problemi. Però bisogna scendere in campo con un altro spirito“.
Redazione MilanLive.it