Il Milan, dopo la sciagurata sconfitta contro l’Atalanta, torna in campo domani per il big match contro la Juventus a San Siro. La squadra Sinisa Mihajlovic, reduce dal ritiro a Milanello per tutta la settimana, deve guardarsi le spalle, perché ora il Sassuolo è davvero molto vicino.
Non sarà ovviamente una partita semplice: i bianconeri, che ora sono a +6 dal Napoli, non vogliono perdere punti per strada e hanno la consapevolezza di essere decisamente più forti. Vedremo se i rossoneri confermeranno di essere una squadra difficile da affrontare per le big del campionato.
Intanto il tecnico serbo, come di consueto, ha rilasciato un’intervista a Milan Channel prima della conferenza stampa di vigilia. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni in vista del delicato match: “Ho enorme rispetto per la Juventus e per la loro voglia di vincere che mettono in campo. Sicuramente sono un esempio in questo senso. Se non hai certi valori, non puoi vincere scudetti di fila. Affrontiamo i più forti, nel nostro momento più difficile. Spero che possiamo gonfiare il petto, anzichè sentire tremare i polsi. E’ una partita che vale per tutto. Morale, classifica e cerchiamo di regalare una soddisfazione ai tifosi. Dobbiamo cercare di vivere in maniera diversa questo finale di stagione. Stiamo preparando bene questa partita”.
Adriano Galliani ha speso belle parole per il tecnico rossonero. Che ringrazia: “Sicuramente mi fanno piacere le parole di Galliani, ma come tutti gli allenatori dipendo dai risultati. Vediamo come andranno queste ultime partite e la Coppa Italia. Se le cose andranno male, sarà normale cambiare allenatore. Io darò sempre il massimo per il Milan e cercherò di far dare il massimo alla squadra. Ringrazierò per sempre Adriano Galliani, perchè mi è sempre stato vicino”.
Mihajlovic ha poi parlato del duro confronto che c’è stato con la squadra a inizio settimana: “Dico sempre di non portarsi le cose dentro ai miei giocatori. Capisco che non tutti magari possano andare d’accordo, ma quando le cose non vanno, bisogna dirsele in faccia le cose. Nessuno deve essere permaloso e bisogna sempre lottare per gli stessi obiettivi. Questo ritiro è servito per guardarci dentro, a tutti i livelli. Vediamo domani se è servito. Quando ho preso questa decisione è perchè volevo che ci confrontassimo assieme e risolvere se ci sono problemi. Credo sia stato positivo”.
L’ex allenatore della Sampdoria dice la sua su Mario Balotelli: “Il problema di Mario credo sia psicologico. Come per il Milan. Non è nelle gambe, ma nello spirito. Ci sono certe cose che non correggi con la buona volontà. Balotelli si sta allenando bene e so quanto ci tiene. Può fare la differenza e sa che si gioca tutto nelle prossime partite. Quando mi hanno chiesto di riportarlo ci ho parlato e mi ha convinto. Poi ha avuto problemi, ma ora lo vedo bene e lo vedo in fiducia. Questo è positivo. Vediamo domani, se giocherà, se si potrà rendere utile”.
Una stagione molto difficile dal punto di vista psicologico per Mihajlovic, che ha dovuto affrontare numerose e continue critiche: “Devo dire che in un anno nel Milan, ne ho vissuti cinque. Ma non per quanto scritto, ma per tutto quello che abbiamo dato. Abbiamo fatto di tutto. Poi ci sono purtroppo delle cose che con la volontà non si correggono. Ci sono qualità che ci sono o non ci sono. E’ un problema di testa come detto. Certe partite pensavamo di essere più forti, ed abbiamo sbagliato l’atteggiamento”.
Mihajlovic analizza così le ultime deludenti prestazioni: “Ho fatto vedere le partite quando abbiamo fatto bene e le ultime. Siamo mancati anche in prestazioni. Non è un problema di gambe, bensì di spirito e di testa. Qualche volta sei più pigro, non rincorri l’avversario, subentra la paura. Questo è quello che pensavo. Ho cercato e provato di tutto. Se non sono riuscito a trasmettere determinate cose, mi assumo le responsabilità. Ed ho pagato tante volte questo. Ci sono due tipi di allenatori: gli esonerati e quelli che stanno per essere esonerati. Sono sereno e darò sempre il massimo per il Milan. Se non riesco a farlo con continuità è colpa mia, ma ho cercato di tutto per migliorare la situazione”.
Quello del Milan non è un problema fisico, ma psicologico. Il tecnico ribadisce: “Il nostro problema non è nelle gambe, bensì nello spirito e nella testa. Me l’hanno detto anche loro. Non è un caso che abbiamo giocato bene con Inter e Fiorentina e poi facciamo meno bene contro le medio piccole. Posso capire non fossimo stato in fiducia. E’ inspiegabile che contro il Sassuolo, Chievo o Atalanta abbiamo regalato tempi. E’ la testa ripeto la questione principale. Quello che è uscito fuori è questo”.
Infine, Mihajlovic parla così delle enormi difficoltà affrontate dalla squadra a ogni turno dopo la sosta per le Nazionali: “Sicuramente quando la squadra arriva dopo le soste è sempre difficile. Da preparare ad esempio. Se mancano tanti giocatori vuol dire che sono nazionali e quindi forti. Ma tutto questo bisogna dimostrarlo sul campo. Quando siamo qui a lavorare, le cose ci vanno bene. Quando fanno i viaggi e staccano da qui, è difficile forse per loro ritrovare la concentrazione. Soprattutto per i sudamericani, causa viaggi. sono un po’ più stanchi. Non voglio comunque alibi, siamo comunque il Milan”.
Redazione MilanLive.it