Spunta anche il nome di Rudi Garcia tra quelli dei possibili successori di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Milan. Secondo quanto rivelato oggi dal Messaggero, l’idea è nata dopo i recenti colloqui avuto tra Silvio Berlusconi e i suoi collaboratori. Le prime scelte sembrano essere Cristian Brocchi ed Eusebio Di Francesco, ma il francese piace per professionalità ed immagine. Inoltre al suo primo anno a Roma fece bene, facendo praticare un calcio propositivo alla squadra, come piace al presidente rossonero.
A spingere l’ex allenatore del Lilla verso Milano è soprattutto Walter Sabatini. L’attuale direttore sportivo giallorosso ha annunciato il suo addio alla Capitale al termine della stagione, ma in realtà ci sono ancora dei margini per la sua permanenza. In ogni caso, il suo intento di vedere Garcia al Milan rimarrebbe intatto.
Infatti, se dovesse rimanere a Roma, al noto dirigente farebbe comodo liberarsi del contratto da 2,8 milioni di euro netti annui fino al 2018 che il francese ha ancora. Ci sarebbe un bel risparmio per le casse societarie, soldi che magari potrebbero essere impiegati per altro. Nell’eventualità in cui invece Sabatini dovesse lasciare la Capitale per approdare proprio al Milan, certamente gli farebbe piacere lavorare ancora con Garcia. Infatti tra i due c’è un buon rapporto. L’esonero dalla panchina giallorossa è stata più che altro una scelta del presidente James Pallotta, non del direttore sportivo.
Ci potrebbe quindi essere uno scenario che prevede Garcia in panchina e Sabatini ds al Milan. Però è ancora presto per queste ipotesi. In casa rossonera regna il caos ed è complicato capire i piani futuri della dirigenza. L’unica certezza è che i tifosi hanno perso la pazienza da tempo. Inoltre sulle tracce del tecnico francese ci sono anche Valencia e Galatasaray; quest’ultimo gli ha offerto uno stipendio da circa 5 milioni netti annui. Anche il Lione ci sta facendo un pensierino. Lui sta valutando ed attende anche di vedere cosa avverrà in nazionale, dove Didier Deschamps dopo l’Europeo potrebbe lasciare. A quel punto per lui sarebbe un grande stimolo diventare il nuovo commissario tecnico.
Redazione MilanLive.it