Allegri, ex mai rimpianto. Ma dopo di lui al Milan solo flop

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Massimiliano Allegri (©Getty Images)

Non sarà il personaggio più ben visto o simpatico per i tifosi milanisti, ma numeri alla mano Massimiliano Allegri ha letteralmente lasciato un vuoto all’interno del club rossonero dal momento del suo esonero, arrivato a gennaio 2014. Basta leggere la media punti del Milan con Allegri in panchina, che recita 1,92 a partita, con tanto di scudetto conquistato nel 2011, mentre gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina rossonera dopo il mister livornese non superano 1,54 punti ad incontro.

Come riporta il Corriere dello Sport, tra Clarence Seedorf, Pippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic, il Milan non è mai riuscito a rialzarsi e trovare continuità, o per lo meno non ha mai tenuto il ritmo di una squadra di vertice. Basti pensare che l’ultima qualificazione alla Champions League arrivò proprio durante la gestione Allegri, con la splendida rimonta fino al terzo posto nel 2012-2013. C’è dunque una spaccatura che sembra provenire da guide tecniche e scelte di panchina decisamente errate.

A Milanello continuano a dire di non rimpiangere Allegri, che in effetti ebbe la colpa prima del suo esonero di trascinare il Milan verso l’anonimato ormai due stagioni fa, ma quello che allora era considerato un tecnico sopravvalutato e con poca personalità è riuscito nell’impresa, al primo anno di Juventus, di vincere scudetto, Coppa Italia e arrivare in finale di Champions League. Ed ora vola spedito verso il terzo tricolore della sua carriera da allenatore. Ma al Milan continuano a non rimpiangerlo…

 

Redazione MilanLive.it

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