Una volta di più è chiaro come la volontà di Raiola sia determinante nelle scelte dello svedese, come del resto lo è stato per tutta la sua carriera. La possibilità di sottoscrivere contratti faraonici è condizione principale nelle scelte di una futura squadra. Alla luce di tutto ciò, è palese una volta di più come certe società siano tagliate fuori a prescindere. Una su tutte il Milan che difficilmente farà un’investimento così oneroso, soprattutto visto il mancato obiettivo stagionale che era quello di qualificarsi almeno ai play-off di Champions.
Raiola ha anche parlato dell’eventualità che Ibra decida di smettere con il calcio. Lui stesso aveva dichiarato qualche settimana fa che avrebbe potuto appendere le scarpe al chiodo al massimo della condizione e soprattutto da vincente: “Se dovesse decidere di ritirarsi – ha dichiarato il suo agente – , spero ci ripensi e decida di continuare a giocare per me. Se si dovesse ritirare sarebbe come se qualcuno rubasse la Monna Lisa e, se dovesse farlo, lo chiuderei in una cella finché non cambia idea. Il suo ritiro sarebbe un crimine contro l’umanità sportiva. La motivazione di Zlatan non è legata ai soldi. Se sei il migliore devi essere pagato come il migliore. Lo vogliono in tanti, sarebbe strano se non avesse offerte”.