Demetrio Albertini negli ultimi giorni è stato più volte interpellato per parlare della situazione del Milan e si è espresso anche in maniera critica nei confronti della società per un operato che da qualche anno a questa parte sicuramente non è stato positivo. Se i risultati sono deludenti, le colpe sono soprattutto di chi ha il potere decisionale e dunque dei dirigenti.
L’ex centrocampista rossonero ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha affermato che “Il Milan ha bisogno di ricostruire” e ha promosso l’idea di creare una squadra composta prevalentemente da italiani di valore: “Mi piace, ma per farlo sarà necessaria una forte coesione tra tifosi, squadra e proprietà“.
Il progetto di un Milan made in Italy può funzionare ed essere vincente solamente se verranno presi i giocatori migliori del nostro Paese, tirando su al contempo dei talenti dal settore giovanile. Anche se è comunque difficile rinunciare a qualche straniero, soprattutto se di grande qualità. C’è il timore fondato che quello di Silvio Berlusconi sia l’ennesimo slogan per nascondere la non volontà di investire nuovamente nella campagna acquisti, cosa che non intende fare senza l’ingresso di nuovi soci nel club.
Per guidare la squadra si è più volte fatto il nome di Cristian Brocchi, attuale allenatore della Primavera che secondo Albertini potrebbe rivelarsi la scelta giusta: “Ha giocato tanti anni nel Milan, è uno che conosce perfettamente la piazza e potrebbe essere una soluzione interessante. Sono convinto che, soprattutto in momenti di difficoltà come questo, per ricostruire sia fondamentale creare un senso di appartenenza. E Brocchi, con un po’ di pazienza, potrebbe aiutare il Milan a ritrovare sé stesso“.
Redazione MilanLive.it